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Il delegato Fuda: “Su dissesto idrogeologico si trasferiscano le funzioni alla Città Metropolitana. Siamo pronti e consapevoli del gran lavoro da fare”

“Ci preoccupa e non poco, aver letto la notizia, riportata dalla stampa regionale, relativa ai 440 milioni di euro, stanziati dal governo nel 2023 e destinati alla Regione Calabria, finalizzati alla tutela del territorio, contro i dissesti idrogeologici, rimasti ancora fermi per non precisati problemi di natura burocratica con la struttura commissariale preposta”. Così il consigliere metropolitano di Reggio Calabria, Salvatore Fuda, delegato all’Ambiente che aggiunge: “Anche la nostra area metropolitana soffre di evidenti problemi relativi alla tutela del territorio, si tratta di un argomento che annualmente torna di scottante attualità, purtroppo, solo dopo eventi catastrofici, sui quali proviamo ad intervenire preventivamente, ma con scarsissime risorse. Non sono solo la Spagna o l’Emilia Romagna, il Veneto, la Liguria, ed altre regioni italiane, a registrare difficoltà e in qualche caso a piangere i morti, anche la Calabria ha le sue tragedie e luoghi simbolo del ricordo, ad esempio Soverato”.

“La stessa nostra area metropolitana – ricorda Fuda – ha ancora ferite aperte, legate alle gravissime alluvioni dello scorso ‘900, che hanno devastato il versante jonico, con conseguenti spopolamenti di molti Paesi dell’entroterra. Il ricordo però deve camminare di pari passo con una attenta programmazione di interventi da realizzare, per la messa in sicurezza delle fiumare, dei canaloni, o la realizzazione di opere complementari che superino gli errori del passato”.

La Città metropolitana da tempo è attiva per recuperare più risorse, programmando insieme ai Comuni, interventi congiunti che puntino ad un’azione più efficace per la messa in sicurezza e la manutenzione dei corsi fluviali e delle coste”.

“Il costituito Tavolo tecnico, interistituzionale, istituito a Palazzo Alvaro, grazie alla volontà politica del sindaco Giuseppe Falcomatà – evidenzia il consigliere Fuda – ha messo in luce la principale difficoltà che incontriamo: la mancanza di fondi e deleghe precise affinché il nostro Ente, possa agire per tempo e nel tempo. Il lavoro congiunto di più soggetti preposti alla tutela del territorio ci offrirà una mappa dettagliata della situazione, offrendo anche i possibili interventi. Noi siamo pronti e consapevoli di cosa possiamo fare, per questo ringrazio tutta la struttura del settore della Città metropolitana e la dirigente Catalfamo. Vanno messi in sicurezza i fiumi, i corsi d’acqua, offrendo sicurezza economica ai piccoli Comuni, che da soli non riescono ad affrontare le emergenze”.

“Abbiamo più volte sollecitato, con il sindaco Giuseppe Falcomatà, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, l’ultima volta lo scorso 29 ottobre con una richiesta ufficiale, a definire, con decisione, il passaggio delle funzioni previste dalla legge, alla Città metropolitana. L’iter avviato però va troppo a rilento e gli eventi climatici, in questo caso, non aspettano i tempi della politica e della burocrazia”. “Occorre la concreta volontà di intervenire e noi – conclude Fuda – siamo pronti ad accettare tutte le responsabilità derivanti dalle funzioni delegate. Lo facciamo, come sta dimostrando il sindaco Falcomatà, da amministratori pubblici responsabili, in rappresentanza di un territorio, splendido ma molto fragile dal punto di vista ambientale”.

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