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Reggio, Costantino: “Ma quale scandalo? La liquidazione del SAL da 91mila euro non è per la rete comunale di corsie ciclabili finanziata con il Pon Metro-React Eu”

«Il consigliere Armando Neri si è portato completamente fuori strada. Sarebbe bastato leggere meglio le carte per comprendere come il Sal da 91 mila euro circa cui fa riferimento non riguarda i lavori della rete comunale di corsie ciclabili, ma quelli delle “Ciclovie Urbane” della “Magna Grecia”, un progetto molto più ampio che parte dalla Basilicata ed arriva in Sicilia, passando anche dalla nostra città. Nessuno scandalo, insomma, ma la naturale prosecuzione di un iter su somme maturate per lavori già eseguiti rispetto ad un’opera totalmente differente dalla “bike-line”».

E’ quanto precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Franco Costantino, relativamente all’ultima sortita del consigliere comunale della Lega. «La pista ciclabile, ampiamente criticata anche dal sindaco Giuseppe Falcomatà e per la quale sono stati già apportati i correttivi necessari – ha spiegato il delegato della giunta comunale – non c’entra nulla con le “Ciclovie Urbane” della “Magna Grecia” cui corrisponde il pagamento effettuato. Sono due opere diverse, distinte, inserite su linee di finanziamento completamente differenti l’una dall’altra. Neri, dunque, ha creato solo confusione, lanciandosi andare ad uno svarione che ci consente, almeno, di parlare di un’infrastruttura di rilievo sovra regionale che, nella sua globalità, contribuirà allo sviluppo ecosostenibile dei nostri territori, promuovendo l’imprenditoria turistica in armonia col paesaggio e l’ambiente attraverso la conoscenza del nostro, importantissimo, patrimonio storico-artistico».
«Insomma – ha specificato Costantino – è un’opera piuttosto ambiziosa e complessa che, per la sua particolarità ha imposto delle varianti al progetto per tener conto delle peculiarità del territorio comunale. Il Sal di 91 mila euro, tuttavia, oltre che destinato ad un intervento diverso, interessa lavori già eseguiti ancor prima dell’approvazione delle modifiche al tracciato iniziale. E’ bene ricordare, comunque, che per lo sviluppo delle ciclovie turistiche lo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, emanato di concerto con il Ministro della Cultura e con il Ministro del Turismo, assegna alle Regioni e alla Provincia Autonoma di Trento 400 milioni per gli anni che vanno dal 2021 al 2026, di cui 150 milioni di fondi statali a legislazione vigente e 250 milioni di finanziamenti europei. Le risorse, che per il 50% vengono assegnate alle realtà del Sud, sono destinate alla realizzazione di 1.235 chilometri aggiuntivi di ciclovie turistiche. Ecco, quella della “Magna Grecia” si inserisce in questo preciso contesto e può contare su un finanziamento complessivo pari a 61,5 milioni. Il Comune ha agganciato questo finanziamento e, in parte, ha contribuito con risorse proprie. Ma la sfida, pur se difficile, l’abbiamo colta con entusiasmo proprio per la maestosità di un progetto che coinvolge 3 Regioni, 11 Province e 170 Comuni».
«Come si può ben comprendere – ha concluso l’assessore ai Lavori pubblici – il programma è assolutamente agli antipodi del cantiere della pista ciclabile che, tuttavia, è stata sottoposta al vaglio degli uffici comunali per apportare i cambiamenti opportuni. Non esiste nessuno scandalo, ma semplicemente la necessità di approfondire meglio, più attentamente e dettagliatamente i processi di cambiamento messi in campo dall’amministrazione del sindaco Giuseppe Falcomatà».
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