“Chi non conosce la verità è soltanto uno sciocco; ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un malfattore” - Bertolt Brecht
HomeCalabriaCosenzaConsiglio generale CISL Cosenza: lavoro, investimenti, PNRR, politiche di coesione.

Consiglio generale CISL Cosenza: lavoro, investimenti, PNRR, politiche di coesione.

Si è riunito il Consiglio Generale della CISL di Cosenza, nella Sala Nova della Provincia di Cosenza, alla presenza del Segretario Generale CISL Calabria, Tonino Russo, e del Segretario Confederale Nazionale, Ignazio Ganga, che ha concluso i lavori. Avviata la stagione congressuale che porterà in primavera all’elezione dei nuovi organismi.

I lavori si sono aperti nel ricordo nel ricordo di un dirigente sindacale prematuramente scomparso nei giorni scorsi: il professore Enrico Amerino, una lunghissima militanza nella Cisl e nella Cisl Scuola, di cui ha ricoperto l’incarico di segretario provinciale e in ultimo nella Federazione dei Pensionati.  Una bella storia di impegno sindacale di un uomo perbene, appassionato e competente

PER LO SVILUPPO DELLA PROVINCIA DI COSENZA: LAVORO, INVESTIMENTI, PNRR E POLTICHE DI COESIONE, su questi temi si è confrontato il gruppo dirigente della CISL cosentina.

“La presentazione del bilancio sociale Inps Cosenza e gli altri report su mercato del lavoro – ha affermato il  Segretario Generale Giuseppe Lavia – evidenziano le tante crepe del nostro sistema economico-occupazionale e ci impongono misure più incisive a sostegno di occupazione, partecipazione al mercato del lavoro, superamento precarietà e inclusione sociale, sostegno ai giovani, alle famiglie e ai redditi di pensione troppo bassi, frutto alle nostre latitudini di carriere lavorative discontinue e frammentate.

Nel 2023, rispetto al 2022, crescono tutte le tipologie di assunzione, tranne quelle a tempo indeterminato che calano del 5%. E qui c’è il tema di come superiamo il precariato e promuoviamo il lavoro stabile. Il tasso di occupazione donne 15-24 cala in maniera vistosa e francamente il superamento nel divario dell’occupazione giovanile e femminile doveva essere uno degli obiettivi trasversali del PNRR. Lo abbiamo denunciato più volte: troppe deroghe al 30% di assunzioni di giovani e donne. 210.000 donne inattive, un dato molto preoccupante.

Chiediamo che si proceda con speditezza nella messa a terra delle risorse disponibili. Pensiamo al raddoppio della galleria Santomarco, alla S.S. 106, un miliardo circa per la Sibari-Coserie, prima che le risorse vengano dirottate altrove. Subito l’intesa istituzionale fra Regione e Commissario per la Sibari- Coserie.  È inaccettabile che l’alta velocità vera lambisca solo questo territorio e si fermi a Praia.

Sul PNRR, in base ai dati forniti dalla quinta relazione sullo stato di attuazione, nella nostra provincia investimenti per circa 1,6 miliardi per oltre 4.800 progetti. Se consideriamo il Piano Complementare saliamo a 3 miliardi.

Profonda rabbia per la vicenda BAKER HUGHES al Porto di Corigliano. Sull’altare dei no, dei ni, delle ideologie, del muro contro muro fra istituzioni, si è sacrificata una opportunità unica. Sarà difficile, ma noi continuiamo a lavorare per aprire spiragli”.

È intervenuto il Segretario Regionale Tonino Russo: “Occorre spendere bene le risorse del PNRR, in una visione unitaria e integrata con le risorse del ciclo di programmazione 21-27. La Regione Calabria ha approvato il piano per l’occupazione 2023-2027 nei giorni scorsi. Le misure proposte si muovono su alcune priorità condivisibili: autoimpiego, superamento precariato, formazione, servizi per il lavoro e potenziamento Centro per Impiego. Fondamentale sarà la qualità della spesa. L’obiettivo vero è costruire un sistema di politiche attive, formazione e servizi per il lavoro, finalmente efficiente ed efficace, imparando anche dalle criticità evidenziate dalla gestione del programma GOL, favorendo le sinergie fra pubblico e privato”.

Ha concluso i lavori il Segretario Confederale Nazionale Ignazio Ganga, che ha dichiarato: “A Cosenza presso la sede della Provincia si è svolta una nutrita iniziativa per la presentazione dei dati del Rendiconto Sociale dell’INPS su questo territorio. Nel pomeriggio l’analisi si è ampliata rispetto al più attuale scenario congiunturale che vede il Paese alle prese con l’approvazione della manovra di bilancio per il 2025, che dovrà tener conto della procedura di deficit eccessivo a carico dell’Italia e del recente piano strutturale di bilancio di medio termine che dovrà riportare in equilibrio i parametri fuori squadra.

Temi che impegnano il sindacato e la CISL a non abbassare la guardia su misure ridistributive a sostegno di lavoratori e pensionati a partire dal reitero delle azioni intraprese lo scorso anno a sostegno dei redditi medio bassi e da pensione.

I dati dell’analisi particolarmente meticolosa presentati oggi dall’INPS forniscono una fotografia estremamente interessante della composizione della popolazione e di conseguenza dell’evoluzione del bisogno di servizi di Cosenza e provincia, mettendo in rilievo le profonde trasformazioni che coinvolgono il nostro Paese a partire dalla questione demografica.

L’invecchiamento della popolazione sollecita il nostro stato sociale a nuove complesse sfide che chiamano in causa le parti sociali con il sindacato in testa nell’individuazione di strategie che consentano al nostro sistema di protezione sociale di continuare a garantire risposta ai bisogni dei cittadini.

La questione demografica è, tuttavia, il risultato di decenni che hanno caratterizzato una progressiva trasformazione sociale troppo a lungo sottovalutata che racconta di un’Italia che invecchia e, purtroppo, non sempre in salute, che motiva il grande impegno della CISL a sostegno del rafforzamento del corpus normativo a sostegno della non autosufficienza e delle politiche sanitarie e socio sanitarie.

La situazione a Cosenza e provincia è coerente con questo quadro, con il 24,3% di popolazione ultra 65enne cui si accompagna una denatalità più marcata rispetto al quadro nazionale e leggermente più elevato rispetto al dato regionale (il tasso di natalità a Cosenza nel 2023 è 0,6% e in Italia è 0,5%, mentre in Calabria è 0,5%)”.

Articoli Correlati