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Reggina, al via la campagna abbonamenti più strana di sempre. Col dilemma irrisolto tra Sant’Agata e squadra

di Paolo Ficara – In attesa di doverosi sviluppi sul fronte societario, gli attuali occupanti della Reggina torneranno martedì 9 luglio a Palazzo San Giorgio. Lì dove si è dato vita a questo psicodramma calcistico nel settembre 2023, grazie al facente Fenice. Sarà l’occasione utile per presentare l’allenatore Rosario Pergolizzi ed annunciare l’organigramma societario.

Il patron Nino Ballarino parlerà di presente e futuro in presenza – annunciata – del primo cittadino Giuseppe Falcomatà. Lo stesso che ha sfidato lo scorso 29 maggio, per aggiudicarsi il marchio e blindare l’investimento di 10 mesi or sono. Lo stesso dal quale, adesso, pretende il centro sportivo Sant’Agata. O con una proroga dell’attuale mini-concessione – due campi più foresteria ed uffici – oppure con l’assegnazione tramite celere bando.

Eppure era stato lo stesso Ballarino, a fine campionato, a dichiarare: “o il Sant’Agata o la squadra”. O qualcosa di simile. Nell’attesa, la squadra non l’ha fatta. Fatta eccezione per l’accordo con l’attaccante Bruno Barranco, che negli ultimi 12 mesi aveva già cambiato quattro squadre. Si rischia un Rosseti-bis, sul piano della tenuta fisica.

Per il resto, tra i vari propositi enunciati lo scorso 29 maggio, non si registrano fatti corrispondenti alle intenzioni. E non è di certo una novità. Tra la volontà di “mettere in sicurezza il marchio” – dove, come e quando? – e quella di “riaprire lo store entro il 15 giugno” – ma senza specificare l’anno – l’unica novità è rappresentata dal lancio della campagna abbonamenti. Che parte domani, lunedì 8 luglio.

Ed è forse la più strana di sempre. Intanto perché non è stato annunciato l’obiettivo. Nel maggio 1999, Lillo Foti proponeva gli abbonamenti “sulla fiducia” con la squadra in piena lotta per conquistare la prima storica promozione in Serie A. Qui bisogna capire cosa si vuole fare da grandi, ben inteso che servono le risorse adeguate.

Poi, e come al solito serve il Dispaccio per sottolinearlo, in mezzo a 167 potenziali partecipanti al campionato di Serie D, si contano sulle dita di una mano i club che hanno aperto la campagna abbonamenti. Anche perché ancora bisogna iscriversi, ed il portale della Lnd accoglierà le domande tra l’8 ed il 12 luglio. Potrebbe essere – l’ennesimo – indice di una situazione economica non florida. Qualcuno ironizzerà sul fatto che chiedano ancora soldi, dopo la pessima figura della passata stagione: ma sarà un modo per tastare con mano se la fiducia della piazza è concreta, o se è frutto della fantasia dei tanti mezzi d’informazione sempre più proni ed accecati.

Verrà dunque annunciato l’organigramma societario. Ennio Russo non figurerà né come direttore sportivo né come responsabile dell’area tecnica, ma ha accettato la casella di consulente esterno. La sua presenza al Sant’Agata sarà saltuaria. Significa, in buona sostanza, che Maurizio Pellegrino non è stato sostituito.

La nomina più imbarazzante potrebbe essere quella di direttore generale: dopo un quarto posto in D come proprietario – con annessi disastri della gestione poi in C – ed un altro quarto posto da club manager, Giuseppe Praticò non solo insiste a fare calcio ma è prossimo anche ad essere promosso in organigramma. Senza ripescaggio.

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