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Frase razzista contro un bimbo Cosentino, Odg Veneto avvia indagine

“La frase a sfondo razzista pronunciata durante la trasmissione ‘Terzo Tempo-Diretta Biancorossa’, dell’emittente veneta Tva, e il successivo commento dallo studio, sono stati segnalati a più riprese all’Ordine dei Giornalisti del Veneto”. Lo scrive in una nota lo stesso Ordine, a proposito dello ‘scambio’ tra una conduttrice e un bimbo, dopo la partita di calcio Cosenza-Vicenza, in cui è stata pronunciata la frase rivolta al minore, fan della squadra di casa, ‘Cercherai lavoro da noi’.

“Il video della trasmissione è stato acquisito stamattina e verrà trasmesso, nei prossimi giorni – sottolinea l’Ordine veneto -, ai Consigli di Disciplina Territoriali, che istruiranno le pratiche. L’Ordine dei Giornalisti del Veneto richiama al rispetto della Carta deontologica, in particolare alla tutela della dignità delle persone, alla tutela del diritto alla non discriminazione e ai doveri in tema di informazione sportiva, che condannano gli atteggiamenti minacciosi, scorretti, razzistici”.

Le scuse della conduttrice: “Una battuta infelice che non rispecchia il mio pensiero e la mia sensibilità”

“E’ stata un battuta infelice che potevo evitare e che ha dimostrato una mancanza di tatto e di gentilezza. Mi scuso con il bambino, con la famiglia e con tutti coloro che si possono essere sentiti offesi”. E’ quanto scrive sul sito ufficiale dell’emittente veneta TvA la conduttrice che ha detto in diretta ad un bimbo ‘Cercherai lavoro da noi’ dopo la sconfitta del Vicenza con il Catanzaro. L’emittente ricorda che “subito dopo l’ultima puntata di Diretta Biancorossa, andata in onda il 20 maggio, la conduttrice della trasmissione ha espresso le sue scuse sui canali social, riconoscendo l’errore in modo chiaro ed evidente. Scuse accettate dal padre del bambino e da alcuni gruppi di tifosi cosentini, come dimostrano i post sui social network. Dieci giorni dopo la partita tra il Cosenza e il Lanerossi, che ha decretato la salvezza dei calabresi e la retrocessione dei vicentini, quella battuta infelice e’ diventata un caso mediatico nazionale”. “Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilita’ – aggiunge la conduttrice – io stessa sono di origini sarde, in Veneto per lavoro dei miei genitori, quindi non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occupera’ nelle sedi opportune la magistratura”.

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