Individuato come personaggio da intervistare da ilovepalermocalcio.com nella settimana che porta al match tra Catanzaro e Palermo, Lillo Foti ha risposto anche a diverse curiosità circa il suo glorioso ed irripetibile passato come presidente della Reggina. Di seguito, alcune delle risposte fornite al collega Giorgio Elia:
Si parte dal rapporto con Pippo Inzaghi, attuale tecnico dei rosanero: «Devo dire che sono diversi i ricordi che mi legano all’attuale allenatore del Palermo. Penso, ad esempio, al gol che realizzò con la maglia della Juventus alla mia Reggina, in occasione del nostro esordio in Serie A nel 1999. Abbiamo avuto modo di vederci negli anni successivi a Milano, quando giocava nel Milan, e si è instaurato un rapporto di affetto nei suoi confronti e della sua famiglia».
Foti è molto diretto, alla domanda se gli manchi il calcio: «Guardo con molto distacco il calcio di oggi. Alla guida dei club non ci sono più i grandi personaggi di una volta, ma i fondi ormai la fanno da padrone. È un calcio asettico e privo di passione».
Immancabili un paio di passaggi sull’epopea del giapponese Shunsuke Nakamura alla Reggina: «Nakamura ha avuto un ruolo importante perché ha permesso alla Reggina di uscire dal suo perimetro, confrontandosi con realtà a livello internazionale. Ricordo l’amichevole con il Real Madrid ma anche la possibilità di poter contare su sponsor prestigiosi. Ricordo con affetto il primo approccio con lui. Andai a Yokohama, per incontrarlo e provare a sbloccare una trattativa che in quel momento era in fase di stallo. Io parlavo in italiano e lui solo in giapponese, ma ciò che riuscii a trasmettergli guardandolo negli occhi fece la differenza. Un’espressione di un qualcosa che manca al calcio di oggi, dove certi rapporti vengono consegnati allo schermo di un computer».
Qui il link all’intervista completa.
p.f.