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Il caso Arghillà in Commissione Controllo e Garanzia. Ripepi: “Falcomatà riveda le sue priorità”

«La responsabilità politica di quanto sta accadendo ad Arghillà è chiara, diretta e inequivocabile: è del Sindaco Giuseppe Falcomatà, che da settimane evita qualsiasi confronto, non si degna di dare risposte e continua a tenere decine di famiglie appese nel vuoto, lasciate nell’incertezza più totale rispetto al proprio destino abitativo. Un silenzio inaccettabile, mentre il tempo corre e lo sgombero del Comparto 6 è ormai imminente.».

Lo dichiara Massimo Ripepi, Consigliere comunale e Presidente della Commissione Controllo e Garanzia che questa mattina si è riunita alla presenza delle associazioni “Noi Siamo Arghillà – La Rinascita” e “Un Mondo di Mondi”. All’incontro hanno partecipato anche alcuni residenti del Comparto 6, che hanno portato le loro testimonianze dirette e profondamente toccanti.

«Il quadro che emerge è quello di un’Amministrazione assente, che in 11 anni non ha mai costruito un percorso serio e trasparente di assegnazione degli alloggi. Di fatto, sembrerebbe che in tutti questi anni, abbiano assegnato un totale di soltanto 40 abitazioni, ossia appena 3,63 case l’anno! Una cifra da barzelletta!» – spiega Ripepi – «Oggi, a poche ore dall’intervento di sgombero, il Comune propone soluzioni tampone — ospitalità in B&B o strutture temporanee — senza nemmeno garantire la durata o la stabilità di queste sistemazioni. Una settimana? Cinque giorni? Nessuno lo sa. E questo è forse l’aspetto più grave: il totale disinteresse verso la dignità e la sicurezza di famiglie fragili, con minori, malati e persone con disabilità a carico

«L’abusivismo è un reato, ma chi ha chiesto per anni un percorso di regolarizzazione e non ha mai ricevuto risposta merita rispetto, non repressione. Oggi in Commissione abbiamo ascoltato cittadini disperati, abbandonati da chi dovrebbe tutelarli. Ho visto la disperazione nei loro occhi e lo strazio dell’incertezza del non sapere come andrà a finire. Il sindaco, invece, è troppo occupato con attività ben più “urgenti”: tra mare, palestra e flop clamorosi come il Sunsetlandil destino di centinaia di persone sembra non rientrare tra le sue priorità

«Ringrazio le forze dell’ordine e gli assistenti sociali per il loro operato: non sono loro i responsabili di questa ingiustizia, ma chi, dalla guida politica della città, ha scelto di lavarsene le mani.» – continua il presidente.

«Giovedì prossimo la Commissione si riunirà di nuovo e il sindaco Falcomatà sarà formalmente convocato. Ci auguriamo che non trovi “impegni più importanti” delle sorti di chi rischia di finire in mezzo a una strada. È il momento di assumersi la responsabilità politica di trovare soluzioni dignitose, concrete e nel pieno rispetto delle leggi e della Costituzione, che garantisce il diritto all’abitazione per chi è in stato di necessità.» – conclude Massimo Ripepi.

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