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La lite, gli spari e poi l’accoltellamento: arrestato il capo ultrà dell’Inter per l’omicidio Bellocco nel Milanese

Andrea Beretta, capo ultrà dell’Inter, è stato arrestato per l’omicidio di Antonio Bellocco, anche lui legato alla curva nerazzurra ed anche alla ‘ndrangheta.

Bellocco, a quanto riferito, stamane a Cernusco sul Naviglio, avrebbe sparato a Beretta, il quale lo avrebbe poi ucciso a coltellate. Delle indagini sulle tifoserie milanesi se ne sta occupando da tempo il pm Paolo Sorati. Beretta è piantonato in ospedale.

Secondo le prime informazioni la lite tra i due ultrà sarebbe scoppiata all’uscita della palestra, una scuola di pugilato in via Besozzi 2, dove si erano andati ad allenare. Al culmine dell’alterco, dentro una vettura Smart parcheggiata a ridosso del cortile, Bellocco avrebbe sparato con una pistola a Beretta. Nonostante fosse stato ferito ad una gamba, Beretta avrebbe a quel punto accoltellato Bellocco alla gola, uccidendolo.

Soccorso dal 118, Beretta è stato portato in codice giallo all’ospedale San Raffaele di Milano.

Poche ore prima dell’omicidio avvenuto stamani, i due hanno giocato insieme a calcetto. Lo testimonia una foto pubblicata su Instagram da Marco Ferdico, uno dei capi ultrà dell’Inter, nella serata di ieri: una normale immagine di una partita di calcetto tra amici, un “derby” tra tifosi di Inter e Milan.

Tra le file dei primi, oltre a diversi esponenti del tifo organizzato nerazzurro, compaiono (anche taggati con i rispettivi profili Instagram) sia Belocco che Beretta, arrestato oggi dopo l’omicidio.

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