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Capitale del Libro, il sindaco di Vibo incoraggia il collega Biasi per l’audizione di domani: “Così Taurianova farà valere i sentimenti, la partecipazione e l’affidabilità dimostrati, rappresentando tutta la Calabria”

«Ringrazio il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, per le parole sentite e intense che ha indirizzato, per il mio tramite, a Taurianova, e che considero il migliore augurio che dalla Calabria potesse provenire nel momento in cui, a 24 ore dall’audizione che avremo di fronte alla Commissione ministeriale per la scelta della Capitale italiana del Libro 2024, ci fa sentire anche di poter ricevere un testimone ideale e prezioso che inorgoglisce noi e tutta la regione».
È quanto dichiara il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, commentando la lettera che la collega vibonese gli ha inviato – ricordando la sua esperienza alla guida di una città che è stata Capitale italiana nel 2021 – con tanto di un “in bocca al lupo” finale che gli amministratori taurianovesi considerano anche il suggello ottimale di quel gioco di squadra regionale animato in questi giorni. «Abbiamo ricevuto preziosi consigli dal sindaco Limardo che il 15 gennaio ho contattato immediatamente dopo aver appreso della nostra designazione nella cinquina finale – aggiunge Biasi – e il piacere e l’emozione, che lei ha voluto pubblicamente testimoniare proprio alla fine di quell’entusiasmante processo di condivisione regionale che noi abbiamo attivato, sono i sentimenti di tutta la Calabria che si rivede in un progetto di riscatto e rinascimento attraverso la cultura».
E proprio l’attivazione di un circuito di entusiasmo intergenerazionale intorno al libro, è uno dei 3 punti di forza su cui poggia il progetto taurianovese – che concorre assieme a quelli di Grottaferrata, San Mauro Pascoli, Tito e Trapani – in aggiunta ad altri due principi intorno ai quali gli amministratori illustreranno i loro propositi nella video audizione che terranno domani: partecipazione di una intera regione e affidabilità di un’esperienza amministrativa cresciuta negli anni.
«Siamo già ad una prima rete andata molto oltre i 12 partner, tra scuole e associazioni, che avevamo indicato nel novero dei primi sottoscrittori del Patto della Lettura – sostiene l’assessore Maria Fedele – segno che la candidatura è attrattiva ed interessa un territorio vasto, giuste anche le centinaia di adesioni che nel clima di attesa siamo riusciti ad attivare, una fra tutte quella autorevolmente espressa dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Un allargamento che, coinvolgendo oltre che realtà territoriali e istituzionali diverse dalla nostra, abbiamo in mente di devolvere anche per la creazione di un circuito dove i librai e gli editori abbiano un ruolo preminente, perché se il libro attira attenzione lo si deve anche a loro, non solo agli autori».
Dunque, sentimenti come l’entusiasmo per la sfida e l’orgoglio dell’appartenenza, ma anche valori come la partecipazione circolare e dal basso ad un progetto fin qui a costo zero, si aggiungono in un contesto che l’amministrazione comunale aveva creato negli anni dimostrando, con i fatti, di essere affidabile nel caso in cui dovesse fregiarsi del titolo.
«Abbiamo già in mente di creare un comitato scientifico di alto profilo che valorizzi ulteriormente quella induzione alla partecipazione che permea il nostro progetto rivolto in prima battuta alle giovani generazioni – conclude l’assessore Fedele – sapendo che Taurianova ha già dato prova di poter creare eventi, muovendosi nel vasto campo del turismo culturale assieme alle associazioni che già organizzano manifestazioni di profilo extraregionale come l’Infiorata e il Concorso internazionale dei Madonnari, ovvero dimostrando di saper gestire al meglio un sistema di accoglienza che il ruolo di Capitale certamente renderà necessario creare, a partire dalla nostra biblioteca monumentale che quest’anno diventerà, per come anche lo abbiamo immaginato nel progetto presentato, un luogo inclusivo e moderno, collegando la fruizione dei testi ad un app, e legando sempre di più il nome di Taurianova ai suoi figli più illustri, come il viaggiatore Giovan Francesco Gemelli Careri, che proprio quest’anno ricorderemo, a 300 anni dalla morte, con il varo di un Concorso letterario nazionale, e come il latinista Francesco Sofia Alessio che l’anno scorso abbiamo ricordato a 150 anni dalla nascita e a 80 anni dalla morte, con un concorso bandito per le scuole».

 

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