Esattamente un anno fa è stata costituita l’Associazione Archeoclub Area Integrata dello Stretto che ha per scopo la promozione dei beni archeologici,e culturali in genere, che insistono sul territorio delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina.
Numerose sono state le iniziative e gli scambi culturali effettuati e volti alla valorizzazione degli stessi.
In questo mese – si legge in un comunicato stampa – Archeoclub partecipa alla manifestazione nazionale ” Chiese aperte alla conoscenza” che l’anno scorso ha visto l’apertura della Chiesa di San Pietro Apostolo,vicino alle Carceri circondariali.
Quest’anno – grazie alla disponibilità della Curia e del parroco don Ripepi – sarà aperta alle visite la chiesa di Santa Maria delle Grazie, detta la Graziella, su via Sbarre Superiori.
E’ uno dei più antichi edifici di culto conservati in Reggio Calabria. Fu eretta nel 1691 grazie alle elemosine dei contadini della zona su un terreno di proprietà della famiglia Suraci;dopo aver resistito ai due disastrosi terremoti,nella seconda metà del ‘900 l’edificio subì gravi perdite a causa dell’incuria e dell’abbandono successivo alla Seconda Guerra mondiale e fu depredata del pulpito ligneo,di un lavabo marmoreo risalenti al 1700 e di altri arredi.
La Chiesa fu restaurata per impulso del Sindaco Falcomatà con i fondi del c.d. “Decreto Reggio” e fu riaperta al culto bel 2000 e il Comune, che ne è proprietario, l’ha affidata in comodato gratuito alla Parrocchia del Loreto .
All’interno due cappelle e nel presbiterio un imponente altare barocco del XVII sec.;annesso alla Chiesa in grazioso giardino.
Francesca Crea,Vicepresidente dell’Associazione,invita a visitare la Chiesa
domenica 14 maggio dalle ore 10 alle 13 e,nel pomeriggio,dalle ore 15:00 alle 18;sarà illustrata dagli stessi soci di Archeoclub.