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Appalto pulizie nelle Ferrovie, la replica dell’Ugl a Klaus Davi: “Condotta nostra organizzazione sindacale improntata sempre al rispetto dei lavoratori”

Riceviamo e pubblichiamo la nota del segretario Regionale UGL Ferrovieri per le Attività Ferroviarie Settore Appalti, Giovanni Trunfio

“A seguito di ciò che il dott. Klaus Davi ha pubblicato sul suo profilo Facebook, contenuti del tutto privi di fondamento fattuale ed offensivi della reputazione dell’organizzazione che rappresento, (il 24 settembre, il 25 e il 26 ottobre u.s.) accostate ad un post dal seguente contenuto: “L’URLO DELL’OPERATORE DELLE PULIZIE DEI TRENI E IL (SINISTRO) SILENZIO DI DITTE E SINDACATI.”

Premesso che, codesta O.S. ha sempre improntato la propria condotta al rispetto dei lavoratori che rappresenta e ha sempre osservato civilmente le regole della convivenza.

Ha, in particolare, per tutta la durata dei loro mandati di rappresentanti dei lavoratori, riposto tutte le energie a tutela degli interessi degli operai.

Ha sempre segnalato alle autorità competenti eventuali problematiche riconnesse allo svolgimento del lavoro nel rispetto delle norme vigenti.

Ha partecipato, al pari delle altre sigle sindacali operanti nel settore dei trasporti, a riunioni presso enti terzi come l’Unità di Crisi sia di Catanzaro che di Reggio Calabria, cercando di tutelare in tali sedi dagli interessi alla salute ed i diritti dei lavoratori.

Ha anche partecipato a riunioni in Prefettura a seguito di procedure di raffreddamento delle crisi aziendali, anche in tale sede lottando per salvaguardare i posti di lavoro.

Dunque, la scrivente O.S. con la presente vuole precisare che, La società Service key S.P.A., che ha lavorato fino al 30 aprile u.s. in Ati con la società Zenith Messina, a termine dell’appalto, le 2 società avevano pagato alcune spettanze, poi durante l’estate, in ufficio della Service key S.P.A. è scoppiata la pandemia, e sfortunatamente per i lavoratori, c’è stato un netto ritardo.

L’azienda Service key trovandosi in difetto per il ritardo, per tale motivazione ha proposto a tutti i suoi ex dipendenti nessuno escluso, di fare un accordo per chiudere il contenzioso, difatti oltre la scrivente, altri dirigenti di altre sigle sindacali regionali (compresa l’ O.S dove è iscritto il lavoratore che le ha inviato la missiva), hanno redatto verbali di Transazione in sede sindacale ai sensi dell’art. 411 con suddetta azienda per altri loro iscritti.

Cos’è la conciliazione sindacale? Considerando che non tutti conoscono tale procedura cerco di spigarla in parole povere:

La conciliazione sindacale in sede è il tentativo di mettere fine ad una lite sorta tra lavoratore e datore di lavoro. I motivi della lite devono riguardare il rapporto di lavoro. Solitamente si tratta di contrasti relativi a differenze retributive, contestazioni circa l’inquadramento e le mansioni affidate al dipendente, contestazioni circa la legittimità di provvedimenti assunti dal datore di lavoro.

Nella maggior parte dei casi le reciproche rinunce delle parti si traducono in una transazione economica che viene tradotta sul c.d. verbale di conciliazione. Quest’ultimo è sottoscritto da tutte le parti intervenute e può acquistare valore di titolo esecutivo.

Pertanto “La conciliazione in sede protetta (c/o ispettorato del lavoro o sede sindacale) è una procedura regolamentata dalla normativa vigente quindi, sia la UGL Ferrovieri che le altre OO.SS., non hanno fatto altro che seguire la normativa in vigore.

La scrivente O.S., pertanto, chiede che venga smentita immediatamente, la diffamazione sulla O.S. che rappresento.

Infatti come organizzazione espletiamo il nostro lavoro con devozione, serietà e soprattutto onestà da anni, ed è per questo che molti lavoratori hanno dato fiducia alla sigla che rappresento ovvero, la UGL Ferrovieri Appalti sottoscrivendo la delega di adesione al nostro sindacato (chieda a loro del nostro operato), siccome già in passato, Lei dott. Klaus, ha già citato in modo improprio la nostra organizzazione, La pregherei per il futuro, che nelle sue pubblicazioni, scrivesse solo dell’esattezze, e non al contrario delle imprecisioni.

In attesa di riscontro, e disponibile per le verifiche del caso”.

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