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Il comandante Sciuto in visita alla caserma del Comando provinciale Carabinieri di Crotone

Il comandante della Legione carabinieri Calabria, generale di brigata Riccardo Sciuto, è tornato a visitare la caserma del Comando provinciale Carabinieri di Crotone, dove era già stato per un primo incontro il 13 novembre 2024, trovando ad attenderlo gli ufficiali e i militari della sede, nonché una rappresentanza del personale, effettivo alle Compagnie dei Carabinieri sia di Cirò Marina che di Petilia Policastro e alle 21 Stazioni ubicate nell’intera Provincia. La visita è iniziata con la resa degli onori da parte del comandante provinciale, colonnello Raffaele Giovinazzo, e con l’incontro di tutti i militari, a cui ha indirizzato il proprio saluto e il ringraziamento per le attività sia preventive che repressive, realizzate, soprattutto, in questo periodo estivo, dove la Provincia di Crotone è interessata da una significativa “migrazione turistica”, nonché per i servizi di ordine e sicurezza pubblica, svolti a favore delle comunità del comprensorio, anche e non solo nell’occasione delle numerose manifestazioni canore o di altro genere.

Nel rimarcare l’importanza dell’operato delle Stazioni dei carabinieri e del personale, Sciuto si è soffermato sul bisogno di mostrare nel servizio “i valori, propri degli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, e sulla centralità della figura del comandante della Stazione, imprescindibile simbolo dell’avamposto più prossimo alla collettività, pronto non solo ad agire in termini preventivi o repressivi, ma anche ad affermarsi come un reale punto di riferimento nella quotidianità di ogni cittadino per la risoluzione delle svariate problematiche, anche esulanti da quelle di competenza di un ‘carabiniere'”. Il comandante della Legione ha parlato anche degli “importanti ruoli dei comandanti delle Compagnie e degli assetti investigativi provinciali, fondamentali i primi per la loro azione del coordinamento nelle tre macro aree provinciali, ovvero il capoluogo e quelle sia cirotana che petilina, mentre i secondi nelle indagini di contrasto alla criminalità comune e organizzata areale”.

Il primo incontro si è concluso con la consegna ai militari che si sono distinti nelle indagini “Meltemi”, “Sahel”, “Glicine – Acheronte” e connesse con l’omicidio Castiglione, che hanno portato al censimento di alcune nuove ‘Ndrine e all’accertamento di numerosi reati contro la persona e il patrimonio, quali degli omicidi e delle estorsioni, commessi con le modalità mafiose. Sciuto si è recato quindi, con Giovinazzo, dalla prefetta di Crotone Franca Ferraro, alla quale ha rinnovato “la piena e totale disponibilità, nonché l’impegno dei carabinieri, ribadendo la determinazione degli stessi in ogni attività preventiva, repressiva e concernente il mantenimento sia dell’ordine che della sicurezza pubblica”.

La giornata si è conclusa con un meeting tra Sciuto e gli ufficiali del Comando provinciale, ai quali ha ribadito la sua linea di comando e la “necessità di proseguire nell’ottimo lavoro, fino a ora svolto, frutto del diuturno impegno e dei sacrifici, posti in essere da ogni carabiniere”, accennando, inoltre, “all’importanza delle attività tanto di vicinanza quanto di prossimità e formative sia nei confronti delle nuove generazioni che delle cosiddette fasce deboli, anche mediante degli incontri informativi sulla legalità in genere e sulla prevenzione, a esempio, degli episodi, riconducibili alle truffe ai danni degli anziani con la tecnica dei ‘finti appartenenti alle forze di polizia o avvocati'”.

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