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Corigliano Rossano: al Majorana si parla di biodiversità vegetale

Parlare di biodiversità nella regione che in Europa conta la più alta convivenza tra ecosistemi è una priorità per le scuole e per quegli istituti che custodiscono nel DNA formativo i valori dell’ambiente e della produzione primaria. Anche per questo l’IIS Majorana continua a promuovere una cultura organica e concreta attraverso il confronto costruttivo con enti e istituzioni del territorio. L’obiettivo rimane quello di dimostrare, attraverso il faccia a faccia con esperti e professionisti, la qualità e la competitività dei diversi indirizzi che arricchiscono l’offerta didattica e formativa dell’Istituto.

 

SEMINARIO INFORMATIVO PER GLI STUDENTI DELL’AGRARIO E ALBERGHIERO

 

È quanto dichiara il dirigente scolastico Saverio Madera esprimendo soddisfazione per l’opportunità rappresentata dal seminario informativo dal titolo Tutela e valorizzazione della Biodiversità Vegetale Regionale, promosso nell’ambito del progetto AGROBIOCAL, finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ospitato nelle scorse settimane dalll’Istituto Tecnico Agrario/Alberghiero di località Frasso-Amarelli.

 

LA CULTURA E LA CONSAPEVOLEZZA DEL GLOCAL OLTRE I LIBRI

 

Ringraziando l’ARSAC e il Dipartimento Agricoltura Regione Calabria per la preziosa collaborazione, il Dirigente Scolastico sottolinea come eventi formativi come questi, capaci di rafforzare la valenza degli indirizzi offerti dalla proposta complessiva del Majorana, si inseriscano nell’ambito di quel percorso di dialogo, confronto e rapporto che la scuola deve continuare a mantenere con il territorio. È garantendo una relazione diretta tra gli studenti e i professionisti del settore – sottolinea il Dirigente – che si crea la cultura e la consapevolezza del glocal, del mondo in cui si vive, oltre i libri e la conoscenza enciclopedica delle cose. Confrontandosi con il mondo scientifico e delle associazioni – aggiunge – contribuisce ad arricchire il bagaglio culturale e la conoscenza concreta, reale, pragmatica e sul campo di tutte quelle realtà che si studiano sui banchi di scuola. Così come la biodiversità, un termine che – ricorda ancora – troppo spesso rimane confinato nei testi scolastici, ma che in realtà tocca profondamente la nostra vita quotidiana, la salute del nostro ambiente, la qualità del cibo che portiamo sulle nostre tavole e persino la memoria storica dei nostri territori. La biodiversità vegetale, in particolare, è un patrimonio genetico, culturale e agricolo che merita attenzione, studio e azioni concrete di tutela.

 

FOCUS SUL VALORE DELLE VARIETÀ LOCALI

 

Nel contesto complesso degli ecosistemi che offre la Calabria, parlare di biodiversità significa anche riconoscere il valore delle varietà locali, spesso tramandate da generazioni di agricoltori, e degli ecotipi ortivi che rappresentano un tesoro di adattamento, resilienza e identità. L’obiettivo di questo seminario – prosegue – è stato duplice: da un lato, fare il punto su normative e strumenti operativi che regolano la salvaguardia della biodiversità agricola; dall’altro, condividere esperienze e risultati di valutazione agronomica che riguardano le colture ortive nel biennio 2023–2024, nell’ottica di un’agricoltura sempre più sostenibile e consapevole.

 

ESPERTI A CONFRONTO CON GLI STUDENTI

 

Gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario e Alberghiero hanno avuto l’opportunità, quindi, di confrontarsi con esperti del settore. Da Fabio Petrillo, Divulgatore agricolo responsabile agro biodiversità ARSAC, che ha illustrato tutte le specie che popolano la biodiversità della Calabria e invitando i ragazzi a ricercare tra i nonni semi antichi; passando per Giorgio Spagnuolo, Divulgatore agricolo specializzato in difesa fitosanitaria integrata delle colture, che ha condiviso i risultati delle prove sperimentali con semi antichi di fagioli, melanzane e pomodori realizzati nell’azienda agricola scolastica di contrada Momena; per finire a Francesca Palumbo, Dirigente del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria che ha illustrato le normative vigenti e offerto una panoramica ampia e dettagliata su tutti i centri regionali che conservano i semi antichi.

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