“Il ritorno manageriale alla terra, la valorizzazione e tutela della sovranità alimentare ed il South working che nel 2022 ha fatto registrare dall’Osservatorio 3,6 milioni di lavoratori in remoto, possono e devono stimolare soprattutto i piccoli centri dell’entroterra, ad intraprendere percorsi che facilitino la riappropriazione da parte delle nuove generazioni dei territori a rischio spopolamento. L’obiettivo condiviso deve essere quello di offrire opportunità nuove e leve strategiche di sviluppo eco-sostenibile e di crescita economica a quanti sono ritornati O stanno valutando la possibilità di ritornare in Calabria”.
È quanto dichiara il Primo Cittadino Gianni Gabriele esprimendo soddisfazione con il vicesindaco con delega alla cultura, Sergio Esposito, che ha curato tutto l’iter del progetto, per l’importante risposta fatta pervenire rispetto all’avviso per il Fondo Comuni Marginali. Con 3 progetti approvati, San Giorgio Albanese è tra i comuni ad aver ricevuto più candidature.
Prodotti a km0, autentici e genuini per l’attività di ristorazione CA DEI MATTI, progetto promosso da un aspirante giovane imprenditore che dopo aver trascorso diversi anni fuori, ha deciso di ritornare ed investire nel suo territorio di origine. IN THE MUSIC è il nome dell’attività di commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti che vuole presentarsi come punto di riferimento per gli operatori musicali presenti nel perimetro comunale e nell’hinterland. MBUZATI (nome albanese di San Giorgio Albanese) è, infine, il progetto di valorizzazione di prodotti tipici che si propone di promuovere l’artigianato locale e le produzioni di nicchia ed identitarie del territorio, come biscotti, taralli, dolci della tradizione, patrimonio di ricette che si tramandano di generazione in generazione.
5 mila euro per chi acquista e ristruttura un immobile con annesse agevolazioni per tre anni sulle tasse comunali (canone idrico, tasse Tari ecc.); 25 mila euro per le nuove attività economiche ubicate nel territorio di San Giorgio Albanese. Erano, queste, le due tipologie di intervento per le quali si potevano richiedere le risorse previste dal Fondo triennale che prevede un importo di circa 41 mila euro all’anno dal 2021 al 2023.