Giornata di formazione per le Forze dell’Ordine sul gioco d’azzardo patologico. Si è svolta a Soverato, mercoledì 18 giugno, nell’ambito del progetto “Gap 2021”. L’intervento, gestito dall’Asp di Catanzaro sulla base del decreto della Regione Calabria, riguarda la predisposizione di un piano aziendale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (Gap), con specifiche azioni nei settori della prevenzione, diagnosi, cura e recupero. La stessa Asp ha coinvolto i servizi pubblici, il privato sociale accreditato e il volontariato: il SerD di Catanzaro con le sub-articolazioni di Soverato e Lamezia, le Comunità Terapeutiche accreditate (Centro Calabrese di Solidarietà e Progetto Sud) e la Cooperativa Sociale Zarapoti – Servizio accreditato di “Unità di Strada”. Tra le attività previste dal progetto vi è la formazione diretta agli attori che per le proprie competenze e specificità agiscono nell’ambito del gioco, come le Forze dell’Ordine, con l’opportunità di acquisire conoscenze specifiche sul gioco d’azzardo, sul disturbo da gioco d’azzardo, sui modelli di intervento, sugli aspetti sociali, economici, legali ed illegali del gioco. All’iniziativa, moderata dalla giornalista Carmela Commodaro, hanno preso parte diversi rappresentanti di Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia locale e di operatori della sanità pubblica e del privato sociale. Importante è stata la presenza del Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, del Questore Giuseppe Linares e della presidente del Tribunale dei Minorenni Teresa Chiodo, che sono anche intervenuti in apertura parlando della necessità di sinergia nelle azioni di prevenzione. I saluti istituzionali sono stati svolti anche dal sindaco di Soverato Daniele Vacca, dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Michele Rossi (che ha portato i saluti del direttore sanitario dell’Asp Antonio Gallucci), dalla comandante del corpo di Polizia penitenziaria Daniela Caputo, dalla presidente della Fidapa Soverato Roberta Ussia, dalla psicologa Mariarita Notaro in rappresentanza del presidente dell’Ordine degli Psicologi Calabria, e dalla direttrice del Serd di Catanzaro e referente scientifica del progetto Gap M. Giulia Audino, che ha portato i saluti del commissario straordinario dell’Asp Antonio Battistini. Audino ha anche presentato l’intervento progettuale giunto alla quarta annualità, snocciolando una serie di dati aggiornati sul gioco d’azzardo che sono sempre più preoccupanti. “Dalla prevenzione al trattamento del disturbo da gioco d’azzardo” è stato il tema della prolusione di Margherita Taddeo, psicologa, psicoterapeuta dell’Asl di Taranto e componente dell’ufficio di presidenza e del direttivo nazionale di Federserd (presentata da M. Carmela Zagari, medico principale della Polizia di Stato). Taddeo si è soffermata sul gioco sociale, problematico e patologico, delineando le azioni di contrasto a partire dalla prevenzione primaria, passando per la diagnosi precoce e finendo alla cura e riabilitazione. «Il trattamento – ha concluso – deve essere multidisciplinare, con programmi integrati e il coinvolgimento delle famiglie. Il gioco d’azzardo cresce di continuo nella popolazione in generale e soprattutto tra i giovani e nel genere femminile. Per questo occorre mettere in campo azioni che ne limitino la diffusione». Di “azzardo senza età” ha parlato don Giacomo Panizza, presidente della comunità terapeutica Progetto Sud (presentato dallo psicologo e luogotenente dei Carabinieri Alberto Floridia), mettendo in evidenza che il gioco d’azzardo è simile alla droga e crea dipendenza. Ha fatto cenno agli interventi messi in campo dai servizi pubblici e dal privato sociale, esortando tutti a prendere in carico non solo la problematica, ma soprattutto la persona. «Occorre “educare” – ha rimarcato – in tutti gli interventi che si fanno». Un’altra relazione ha riguardato il gioco d’azzardo e l’involuzione sociale, a cura di Filippo Torrigiani, componente della commissione nazionale antimafia (presentato da Roberto Gatto, responsabile di settore di Progetto Sud, e da Tommaso La Macchia, capufficio sanitario comando regionale Calabria della Guardia di Finanza), il quale, senza peli sulla lingua, ha messo in evidenza le “falle” dello Stato nel settore. «I giochi e le scommesse sono un mercato senza confini. Nel 2025 si prevede una spesa di ben 160 miliardi di euro in gioco d’azzardo. Sono 1774 i miliardi spesi dal 2004 al 2024 in Italia. In Calabria il totale giocato nel 2022 ammonta a 4 miliardi 869 milioni di euro; nel 2023, 5 miliardi 447 di euro; nel 2024 5 miliardi 770, quindi in costante crescita. «Smisurata – ha evidenziato – è l’offerta di gioco in Italia con 16 milioni di conti di gioco aperti, diverse tipologie di gioco, troppo vasta l’offerta dei “gratta e vinci”. Ciò sembra sia sfuggito di mano allo Stato, che ottiene guadagni irrisori rispetto a chi ha in mano giochi e scommesse. Insomma, è un comparto che va riformato con una legge specifica che disciplini la materia». Le esperienze dal territorio sono state portate dal comandante della Polizia locale di Soverato Salvatore Saia (presentato da Felice Genco, medico del Serd di Soverato), il quale, agendo sulla scorta di un regolamento comunale, ha illustrato la procedura degli interventi, spesso attuati in sinergia con il Serd. Nella tavola rotonda conclusiva, sono state illustrate le azioni che svolgono i vari operatori impegnati nel progetto (Mariarita Notaro, psicologa, coordinatrice progetto Gap e referente Gap Serd Soverato; Carla Sorrentino, psicologa, referente Gap Serd Catanzaro; Vittoria Curcio, psicologa, referente Gap Progetto Sud; Francesco Piterà, sociologo, referente Gap Centro Calabrese di Solidarietà; Ampelio Anfosso, educatore, referente Gap della Cooperativa Zarapoti), i quali hanno evidenziato, tra l’altro, che il progetto sortisce risultati positivi in relazione alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione grazie alla sinergia tra Serd e privato sociale.