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Ranuccio (PD): “Manovra regionale ingessata e senza visione: Calabria penalizzata da scelte sbagliate”

«La manovra di bilancio approvata dalla maggioranza di centrodestra conferma, ancora una volta,
l’assenza di una visione strategica per lo sviluppo della Calabria».
Lo dichiara Giuseppe Ranuccio, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria e dirigente del
Partito Democratico.
«Dopo sei anni di governo regionale, ci troviamo di fronte a un bilancio ingessato, che continua a
destinare oltre la metà delle risorse alla sanità senza però produrre alcun miglioramento concreto
per i cittadini. Una sanità che resta in condizioni critiche, con carenze strutturali di personale medico
e infermieristico e con reparti che rischiano la paralisi».
Secondo Ranuccio, «a rendere ancora più grave il quadro sono i pesanti tagli operati dal Governo
nazionale, dello stesso colore politico della Giunta regionale, che colpiscono Comuni, Province e
Città metropolitane. Tagli che si traducono in meno risorse per la manutenzione delle strade, per le
scuole e per i servizi essenziali, compromettendo ulteriormente le possibilità di crescita della nostra
Regione».
«Preoccupano anche le scelte sulle politiche sociali – prosegue – a cui viene destinato appena il 7%
del bilancio regionale, una percentuale inadeguata per una regione povera come la Calabria.
Restano irrisolti temi fondamentali come il bonus affitti, il sostegno all’istruzione e all’assistenza
specialistica, mentre mancano risposte concrete per i cittadini più fragili».
Il vicepresidente del Consiglio regionale lancia poi l’allarme sull’autonomia differenziata: «È una
vera e propria spada di Damocle per il Mezzogiorno. In una regione con bassissima capacità fiscale
e con i livelli essenziali delle prestazioni ancora non garantiti, rappresenterebbe il colpo di grazia per
l’economia e per la coesione sociale».
«La Calabria ha enormi potenzialità – conclude Ranuccio – dal turismo alla cultura, dal paesaggio
alle sue identità. Ma senza una programmazione seria, senza una reale capacità di spesa dei fondi
europei e del PNRR, e senza una visione di sviluppo inclusiva, resteranno solo slogan e narrazione.
Per queste ragioni il nostro giudizio su questa manovra è nettamente negativo».

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