Approvato all’unanimità dal Consiglio regionale della Calabria il disegno di Legge, di iniziativa della Giunta su proposta dalla vicepresidente con delega al ramo, Giusi Princi, per l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni.
Si tratta di una legge strutturale e significativa che contribuirà a colmare il gap della povertà educativa territoriale legata all’infanzia: in Calabria, infatti, solo il 3% di bambini e bambine usufruisce di asili nido o servizi educativi per l’infanzia.
“Oggi scriviamo una pagina storica per la Regione Calabria – sostiene la Vicepresidente Princi – perché finalmente, dopo 11 anni, abroghiamo la legge regionale 15 del 2013 che ha impedito di dare attuazione al sistema integrato di istruzione e, fino ad ora, di allinearci alla normativa nazionale e di usufruire delle relative risorse. Ora, infatti, dopo i 15 milioni di euro cofinanziati dalla Regione Calabria che hanno permesso di accedere allo stanziamento complessivo ministeriale che ammonta ad 80 milioni di euro e che saranno destinati ad attivare asili nido, sezione primavera e centri educativi per l’infanzia, per i prossimi anni, nell’ambito del piano d’azione del Dipartimento istruzione, abbiamo previsto 22 milioni di euro che implementeranno le sezioni primavera nelle aree interne e prevedranno voucher da destinare a famiglie meno abbienti per poter usufruire della gratuità degli asili”.
“L’approvazione da parte del Consiglio di questo disegno di legge – rimarca Giusi Princi – rappresenta un traguardo importante per garantire, a tutte le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità, unitamente all’esigenza di realizzare la connessione tra i due segmenti (zero-tre e tre-sei anni), e quindi porre in essere tutte le azioni necessarie per creare un percorso di continuità educativa, elemento di qualità per l’educazione prescolare dei bambini e delle bambine, permettendo così il passaggio da una visione socio assistenziale, come quella del precedente disegno regionale, ad una visione educativa in cui è sempre più centrale l’apprendimento dei bambini e delle bambine”.
Il disegno di legge, che si compone di 28 articoli, è stato elaborato e condiviso dal Tavolo di lavoro, appositamente istituito presso il Dipartimento regionale istruzione e coordinato dalla dirigente di settore Anna Perani, rappresentato dall’Ufficio scolastico regionale (Usr), dalla Federazione italiana scuole materne (Fism), dall’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), dai rappresentanti degli ambiti territoriali sociali, da una rappresentanza di dirigenti scolastici in quiescenza e non.
“L’obiettivo del disegno di legge – prosegue Princi – è di definire il sistema integrato per conseguire la continuità del percorso educativo dallo zero ai sei anni, attraverso il potenziamento dei servizi di nido, micro nido, sezioni primavera, servizi integrativi per l’infanzia. Si vuole, pertanto, consolidare e ampliare l’offerta del numero dei posti, prevedendone la gratuità per i meno abbienti, per il progressivo raggiungimento della copertura del 33% della popolazione nella fascia di età zero tre anni, così da ridurre il gap esistente con le altre regioni, attraverso la ridefinizione dei requisiti strutturali ed organizzativi. È previsto, altresì, il miglioramento della qualità del sistema attraverso la formazione permanente di tutto il personale in servizio”.
“La questione del sistema educativo zero-sei – aggiunge infine la Vicepresidente con delega all’Istruzione – è stata fin da subito attenzionata da questo governo regionale. Pertanto, questo nuovo disegno di legge si propone, inoltre di realizzare una governance di sistema tra Regioni, Comuni e Ufficio scolastico regionale, con azioni di raccordo e collaborazione interistituzionale, in continuità del percorso già avviato con i Protocolli d’intesa sottoscritti tra Regione, Usr e Anci. Voglio ringraziare per il prezioso supporto chi ha contribuito al raggiungimento di questo importante e necessario traguardo, e cioè: la dirigente generale del Dipartimento istruzione, Maria Francesca Gatto, la dirigente di settore, Anna Perani, tutto il gruppo di lavoro composto da professionisti della Fism, da alcuni dirigenti scolastici in pensione, dall’Ufficio scolastico regionale diretto da Antonella Iunti, e dall’Anci”.
Il Tavolo tecnico è già operativo per la stesura dell’apposito regolamento che disciplinerà i contenuti e i percorsi attuativi della legge, come previsto dall’art 16, e che sarà deliberato dalla Giunta regionale.