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Ponte Stretto, anche le associazioni denunciano: “L’ok dell’UE è fake news”

– “Un ballon d’essai, una notizia indefinita e prematura, destinata al fallimento, quella che dopo il voto di oggi sul Regolamento sulle Reti Transeuropee dà per certo l’ok dell’Europa al ponte sullo Stretto di Messina e l’arrivo di finanziamenti. Entrambe le notizie sono fake news. È vero che per la prima volta, dopo il voto di oggi, la parola “ponte” è stata inserita nello Scandinanvian Mediterranean Corridor: Villa San Giovanni – Messina motorway, passanger’s rail line, freight rail line, ma chiunque dica che l’Europa è pronta ad avallare e metter sul tavolo i soldi per il progetto definitivo elaborato dalla concessionaria, Stretto di Messina SpA e dal general contractor Eurolink sta abusando della credulità e dell’intelligenza delle italiane e degli italiani”.

Questo sostengono Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man, Wwf Italia e i comitati cittadini messinesi (Associazione “Invece del ponte” e “No ponte Capo Peloro”). Associazioni e comitati, invitano il ministro Salvini e i leghisti “europei”, che lo hanno redatto, “a rileggersi lo stesso emendamento proposto dalla Lega all’elenco delle Ten-t, in cui viene detto chiaramente che il ponte è “un’idea in corso di studio”. Finalmente un po’ di onestà intellettuale. Quindi siamo ancora lontani da un progetto definitivo e si riconosce che si sta arrancando nel tentare di definirlo”. “Per far avanzare un progetto – continuano – in Europa bisogna che: sia sostenuto da un piano economico-finanziario; sia “maturo”, cioè ad un grado di definizione apprezzabile e valutabile; sia sostenibile dal punto di vista ambientale. Il cosiddetto PD dei proponenti non soddisfa alcune di questi requisiti. E associazioni e comitati stanno informando e informeranno anche l’Europa, prima che la Commissione Europea dia anche solo una piccola mancia al Ministro “molto dedicato” ad un progetto fallimentare dal punto di vista economico-finanziario, sociale e ambientale”.

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