Nuovo step a Palazzo dei Bruzi, in vista dell’organizzazione della 40ma edizione della Sagra dell’uva e del vino di Donnici, in programma dal 7 al 9 ottobre prossimi ed alla quale il Sindaco Franz Caruso annette grande importanza per la valorizzazione del territorio, ma anche perché la manifestazione possa coinvolgere il resto della città in un’ottica di destagionalizzazione. Importante a questo proposito l’incontro che gli assessori Pina Incarnato, Massimiliano Battaglia e Veronica Buffone, incaricati dal Sindaco Franz Caruso, di occuparsi, per i diversi aspetti, dell’organizzazione della manifestazione, hanno tenuto con i rappresentanti degli organismi che potrebbero far parte di un ampio partenariato che l’Amministrazione comunale ha in animo di avviare per fare rete, al fine di una migliore riuscita dell’evento.
Al tavolo di confronto con gli Assessori Buffone, Incarnato e Battaglia hanno preso parte il direttore di Confindustria Cosenza Sarino Branda, la Presidente di Confagricoltura Cosenza, Paola Granata, accompagnata dal direttore Giuseppe Adduci, il rappresentante di Confcommercio, Corrado Rossi, delegato dal Presidente Klaus Algieri, il Presidente di CONFAPI Calabria e Vice Presidente nazionale, Franco Napoli, accompagnato da Vincenzo Serra (della filiera Unione Alimentare della stessa Confapi) e Maria Loredana Ambrosio, Responsabile comunicazione e marketing e relazioni esterne di Confartigianato.
I rappresentanti dell’Amministrazione comunale hanno sottolineato la volontà di conferire alla sagra dell’uva e del vino di Donnici, cui si vuole attribuire la denominazione di Festa dell’uva e del vino, una connotazione diversa che coinvolga non solo il borgo dove la manifestazione si svolgerà nella seconda settimana di ottobre, ma anche la città, dove la Festa potrà proseguire anche nei giorni successivi con il coinvolgimento dei ristoratori cosentini ai quali sarà suggerito di inserire nelle loro proposte enogastronomiche un menu degustazione con l’abbinamento dei vini della Dop Terre di Cosenza e soprattutto della sottozona di Donnici.
Nei giorni scorsi è stato effettuato un primo sopralluogo degli amministratori a Donnici e si stanno studiando le soluzioni logistiche più idonee. L’intenzione – manifestata nel corso dell’incontro – sarebbe quella di introdurre qualche modifica all’area food, trovando la formula più adatta a coniugare il rispetto della tradizione con le innovazioni proposte dal mondo dell’enogastronomia, assegnando un protagonismo assoluto alle cantine e alle aziende produttrici del vino del luogo. Diverse le proposte e i suggerimenti che sono venuti dagli altri partecipanti all’incontro e che l’Amministrazione comunale si è impegnata a valutare e, se ci saranno le condizioni, a tenere in debita considerazione. Tutti gli organismi rappresentati al tavolo di confronto hanno dato piena disponibilità a collaborare e ad essere della partita. Tra le proposte formulate, quella di far sì che dall’Amministrazione comunale vengano indicate delle linee guida dell’evento (Corrado Rossi), rispetto alle quali potersi orientare anche per far crescere il livello culturale della manifestazione e renderlo ancora più attrattivo. L’apertura verso le aziende e i produttori di vino dell’area urbana e l’idea di dare un taglio che tenga conto delle ricadute economiche dell’evento sono stati i suggerimenti venuti da Confapi (Franco Napoli) e dal rappresentante della filiera Unione Alimentare (Vincenzo Serra) che ha espresso l’ambizione di fare della manifestazione di Donnici una sorta di piccolo Vinitaly, con a latere anche eventi dedicati alla formazione di professionalità per l’area enogastronomica. A favore di un riposizionamento della manifestazione, sulla scorta del fatto che il vino è uno dei maggiori marcatori dell’identità territoriale, si è poi espresso il direttore di Confindustria Cosenza, Sarino Branda, attraverso il recupero dell’orgoglio e della tradizione, ma anche facendo crescere la cultura del vino che alle nostre latitudini vanta origini antichissime. Basti pensare che il padre di Bernardino Telesio aveva un vigneto di proprietà e dal quale ricavava un buon vino, proprio dove adesso sorge il Liceo Classico intitolato al filosofo cosentino. Apprezzamento all’Amministrazione comunale ed al Sindaco Franz Caruso, per aver assegnato un posto di spicco nel suo programma all’agricoltura urbana, è stata espressa dalla Presidente di Confagricoltura Cosenza, Paola Granata, che ha proposto una mappatura non solo delle cantine del territorio, ma anche dei piccoli produttori, per puntare molto sul turismo che viene da fuori. Proposto, inoltre, il coinvolgimento dell’Istituto agrario della città. L’individuazione di un percorso di tradizione e innovazione che tenga conto della storia del territorio è stato, infine, suggerito dalla rappresentante di Confartigianato, Maria Loredana Ambrosio.