Serata davvero emozionante quella che ha segnato la seconda uscita di presentazione del libro “Quegli anni in gradinata est” dello scrittore lametino Igor Colombo, organizzata dalla casa editrice Grafiché che ha editato il romanzo. Pubblico ristretto rispetto alla prima oceanica folla dello scorso marzo, ma molto pregnante e carica di significati e che ha visto interventi di altissimo spessore.
Ad introdurre i lavori l’assessore allo Sport del Comune di Lamezia Terme Luisa Vaccaro che ha introdotto e presentato gli ospiti. A prendere la parola per primo il presidentissimo degli anni ottanta Giovambattista Ventura che attraverso una esegesi ben curata di quello che è il calcio dalle sue origini ed invenzioni è riuscito ad arrivare fino ai tempi moderni riagganciandosi ai suoi anni ed a quelli del romanzo e del suo protagonista di pura fantasia Gabriele Russo. Ventura ha anche esibito una copia autentica dell’atto di costituzione della Vigor Nicastro ed in più ha letto una lettera indirizzata alla sua persona in qualità di presidente della Vigor Lamezia Calcio 1919 da parte dell’allora presidente della Figc Antonio Matarrese. E’ intervenuto poi Igor Colombo e con una sorta di domanda e risposta con Luisa Vaccaro l’autore ha sviscerato i suoi sentimenti , le sue amarezze e gioie scritte nel libro attraverso la vita del protagonista Gabriele Russo. Colombo si è poi soffermato sul suo stile di scrittore e come qualcuno del pubblico aveva già sottolineato poco prima, lo stesso ha spiegato come i suoi romanzi tendono a essere formativi soprattutto per i lettori più giovani che credendo di leggere , come in “Quegli anni in gradinata est”, un libro solo sportivo, si ritrovano attraverso le vicende nel protagonista in una immersione di intrecci sociali ,politici e storici relativamente al contesto temporale in cui gli stessi fatti sportivi sono raccontati.
Hanno poi preso la parola l’allenatore della storica promozione nella serie C unica nella stagione 2013-14 Massimo Costantino, il quale ha parlato della sua ormai datata amicizia fin dai tempi dell’infanzia con l’autore del libro, Igor Colombo ed ha poi esternato la sua emozione e gioia per i risultati raggiunti allenando la squadra della sua città, la Vigor Lamezia, ricordando anche i suoi trascorsi nelle giovanili della compagine biancoverde insieme tra l’altro allo stesso autore del romanzo, anch’esso ex calciatore da giovanissimo. L’evento è andato avanti con l’intervento dello storico capitano della Vigor Lamezia dell’epoca, Vito Sinopoli, il quale ha ricordato i suoi trascorsi da giovanissimo calciatore e poi da capitano, parlando del campionato di Promozione calabrese vinto nella stagione 1982-83. Ha preso poi la parola il consigliere regionale della Figc Antonio Caroleo, il quale ha rimarcato che la sua presenza non era in veste del suo ruolo sportivo bensì come amico dell’autore del libro. Caroleo, già dirigente del Sambiase e storico tifoso, ha ricordato qualche aneddoto dei derby tra Vigor Lamezia-Sambiase ed ha omaggiato Igor Colombo con il gagliardetto celebrativo della Lega nazionale dilettanti, concludendo con la proposta allo scrittore appassionato di calcio, di scrivere un libro sullo sport lametino.
L’intervento di Sergio Servidone, già dirigente negli anni settanta della Vigor ed anche con importanti ruoli nelle istituzioni sportive regionali, ha sottolineato, insieme al presidente Ventura, le qualità di scrittore di Igor Colombo, rimarcando la semplicità del lavoro e la carica di amore e sentimento che l’autore ha messo nel realizzare quella che lui definisce il più appassionante libro sullo sport che abbia mai letto. La discussione è andata avanti incentrando tutto sulla figura con il presidente Ventura, sulle sue qualità umane, morali e sportive, che lo stesso Servidone, come tutti gli altri relatori hanno più volte sottolineato. Simpatico poi il siparietto telefonico tra l’ex calciatore della Vigor Lamezia , Francesco Gigliotti ed i presenti in sala. Sono seguiti poi gli interventi anche di Gianfranco Sestito, portiere saracinesca della Vigor Lamezia della prima metà degli anni ottanta. Una bellissima serata trascorsa nel ricordo e nell’auspicio che a Lamezia Terme rimanga sempre alto il valore eterno dello sport con anche l’augurio di importanti successi futuri.