“Le bare allineate al PalaMilone di Crotone annebbiano lo sguardo e smorzano il fiato. La visione di uomini, donne e bambini, per i quali la speranza di una vita migliore è precipitata nella tragedia, non può lasciare nessuno nell’indifferenza. Ma non è con la strumentalizzazione politica, imbarazzante di fronte al disastro umanitario di domenica, che si onorano le vittime del naufragio a poche centinaia di metri dalla costa calabrese”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso.
“E’ necessario, se non si vuole che tutto finisca con le rituali commemorazioni – aggiunge -, che questa ennesima strage di migranti sia uno spartiacque tra il passato e il prossimo futuro. E ciò sarà possibile se l’Unione europea, i singoli Stati aderenti e la comunità internazionale, decideranno di governare il fenomeno migratorio e si assumeranno la responsabilità di evitare che le morti nel Mediterraneo si ripetano. Si chiede, come sta facendo il Governo italiano e come ha sollecitato il presidente Mattarella, che l’Europa si doti di una strategia rigorosa per sostenere la cooperazione allo sviluppo dei Paesi devastati da guerre e povertà da cui le persone fuggono”.
“Soltanto così – conclude il presidente Mancuso – si potrà incidere sulle cause di un fenomeno epocale e complesso. Smantellando, al contempo, la rete dei trafficanti di esseri umani e organizzando l’accoglienza in una logica che coniughi la solidarietà con la necessità di assicurare i diritti primari dei migranti nel rispetto della legalità”.