C’è anche un cadavere a bordo del mercantile sul quale viaggiavano cento migranti di varia nazionalità sbarcati stamattina nel porto di Corigliano Rossano, nel Cosentino.
L’imbarcazione con a bordo i migranti è stata intercettata al largo da una motovedetta della Guardia di finanza e condotta fino in porto con la collaborazione della Capitaneria di porto di Corigliano Rossano.
Le operazioni hanno preso avvio alle ore 01.20 del 13 ottobre 2022, quando un velivolo polacco, operante sotto l’egida dell’Agenzia Europea della guardia di frontiera (FRONTEX), in perlustrazione nel mediterraneo, nella notte aveva segnalato a circa 20 miglia nautiche a largo di Punta Alice (KR) una imbarcazione a vela, carica di migranti in avvicinamento alle coste joniche cosentine.
Una vedetta della Sezione Operativa Navale della G.diF. di Corigliano-Rossano, dipendente dal Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, allertata dalla ricognizione aerea, dopo essere uscita dal porto di Corigliano Calabro, ha intercettato, affiancato e bloccato in sicurezza, a circa 0,2 miglia da Trebisacce (CS), il monoalbero di 16 di metri battente bandiera statunitense, sorprendendo due sospetti trafficanti ai posti di comando, con a bordo 106 migranti di origine egiziana, irachena, iraniana e siriana fra di essi 6 donne e 13 minori di cui un deceduto rinvenuto in coperta al momento dell’abbordaggio. Dopo aver isolato i 2 sospetti facilitatori, preso il controllo dell’imbarcazione e constatato che vi erano le condizioni di sicurezza per condurla in porto a Corigliano Calabro, hanno quindi condotto la barca vela, su cui erano saliti, come d’uso, i finanzieri, per assicurarsi delle condizioni delle persone e che la navigazione avvenisse senza problemi sino agli ormeggi in porto, scortati da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Corigliano nel frattempo giunta in supporto.
Nel corso della navigazione 2 migranti, che manifestavano chiari sintomi di malessere, sono stati trasbordati su un’altra vedetta della Guardia di Finanza di Corigliano-Rossano, giunta in supporto, per essere condotti in porto.
Giunti a terra i migranti sono stati consegnati alle autorità preposte all’accoglienza precedentemente allertate e la barca è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le attività di Polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno permesso il fermo di indiziato di delitto dei due trafficanti di cui un russo e un sedicente turco.