I militari del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno eseguito un provvedimento del Tribunale di Catanzaro – Sezione Misure di Prevenzione, disponendo il sequestro di numerosi beni riconducibili a due esponenti di spicco della cosca Anello-Fruci di Filadelfia (VV).
Tra i beni sequestrati figurano diversi appezzamenti di terreno, capannoni, fabbricati – compresa una villa situata all’interno di un noto complesso residenziale di Parghelia – e un’impresa individuale con relativo patrimonio aziendale, composto da ulteriori terreni e locali deposito. Il valore complessivo del patrimonio sottratto ammonta a oltre 4,5 milioni di euro.
I destinatari del provvedimento sono classificati come soggetti a “pericolosità sociale qualificata” e risultano già coinvolti nell’operazione “Imponimento” per reati quali associazione mafiosa ed estorsione, con condanne pesanti confermate anche in appello. Uno di loro è stato inoltre condannato in via definitiva nell’ambito dell’inchiesta “Dedalo-Petrolmafie” per un episodio estorsivo aggravato dall’agevolazione della stessa cosca.
Il sequestro trae origine da approfondite indagini economico-patrimoniali coordinate dalla Procura Distrettuale ed effettuate dagli specialisti dello S.C.I.C.O. di Roma e dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Catanzaro. Le verifiche hanno messo in luce una notevole sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità dei proposti e i redditi dichiarati.
Il provvedimento è stato adottato in attesa del contraddittorio davanti al Tribunale di Catanzaro, nell’ambito del procedimento di prevenzione volto a verificare i presupposti per l’eventuale confisca definitiva dei beni.
