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Regionali, Unindustria incontra i candidati e presenta le sue dieci priorità per l’economia calabrese

Unindustria Calabria ha presentato ai candidati alla presidenza della Regione Calabria, ospitati nella sede catanzarese dell’organizzazione, le sue dieci raccomandazioni di policy su cui agire per migliorare le condizioni di contesto, sostenere performance e competitività del sistema economico calabrese e accelerare i processi di crescita.

Davanti a una Sala “Guglielmo Papaleo” gremita di imprenditori calabresi, il presidente degli industriali Aldo Ferrara ha guidato gli incontri con Pasquale Tridico e Roberto Occhiuto (assente per altri impegni il terzo candidato, Francesco Toscano) attraverso un doppio binario: da un lato l’analisi del momento economico vissuto dalla Calabria e dall’altro le proposte del settore produttivo per affrontare adeguatamente le sfide del presente e dell’immediato futuro.

«Il confronto con i candidati è un momento di straordinaria importanza riguardo alle scelte di politica industriale ed economica – ha detto Aldo Ferrara introducendo i due dibattiti -. Il documento realizzato è la naturale prosecuzione di Agenda Calabria. In quel documento ci siamo occupati a fondo delle iniziative di investimento per il sostegno alle imprese, con il manifesto presentato oggi ci concentriamo sulle condizioni di contesto: contiene, infatti, piani di azione e linee guida di policy che possano agire proprio su tali condizioni affinché le risorse stanziate possano realmente avere un alto impatto su sviluppo e occupazione. Noi continueremo a essere propositivi, il documento presentato oggi ne è la testimonianza».

Tra i temi centrali figura l’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale, strumento indispensabile per valorizzare il patrimonio naturale e turistico calabrese conciliando tutela e sviluppo, attraverso procedure autorizzative semplificate e vincoli che non blocchino ma sostengano le attività produttive. Parallelamente, è ritenuto prioritario intervenire sul settore estrattivo con un Piano Regionale delle Cave che colmi i vuoti normativi, ricomponga l’organismo preposto (ORAE) e garantisca tempi certi, soprattutto in vista delle grandi infrastrutture in fase di progettazione.

Ritenuto di grande importanza anche il rafforzamento della governance locale, con incentivi a fusioni, unioni e consorzi tra piccoli comuni, così da migliorare la qualità dei servizi, ridurre i costi e contrastare lo spopolamento delle aree interne. In chiave di apertura ai mercati esteri, si propone la definizione di un vero Piano Export, strutturato e strategico, capace di orientare le imprese verso mercati mirati, favorire missioni internazionali e sostenere la partecipazione a fiere attraverso un sistema di incentivi mirato.

Ampio spazio è riservato ai giovani, con la richiesta di un Piano che promuova cultura d’impresa, crei fondi dedicati a startup e microimprese Under40, rafforzi i partenariati tra scuole, università e imprese e sviluppi competenze nei settori digitali, nell’industria 5.0 e nell’economia circolare. Per attrarre investimenti è ritenuta urgente la riqualificazione delle aree industriali, da rendere moderne e sicure mediante efficientamento energetico, digitalizzazione, migliore viabilità e servizi essenziali, sfruttando appieno le opportunità della ZES Unica.

Sul fronte delle infrastrutture, Unindustria Calabria ribadisce il valore strategico del Ponte sullo Stretto e dell’estensione dell’Alta Velocità fino a Reggio Calabria, considerati asset fondamentali per la logistica mediterranea insieme al Porto di Gioia Tauro. Contestualmente si sollecita il completamento della SS 106 e il potenziamento dei porti turistici, così da favorire flussi crocieristici e nautici con significative ricadute economiche.

Non meno rilevante è il tema della semplificazione amministrativa: occorre una pubblica amministrazione più efficiente, con procedure snelle, norme stabili e chiare, digitalizzazione diffusa e valorizzazione del merito dei dipendenti pubblici. A ciò si affianca la proposta di introdurre in Calabria una sistematica valutazione d’impatto delle leggi regionali attraverso il Test PMI, per stimare in anticipo costi e benefici delle normative sulle imprese.

Il documento presentato pone, infine, grande attenzione alla finanza per la crescita. Per Unindustria è necessario proseguire nel percorso finora tracciato che ha determinato uno straordinario assorbimento delle risorse comunitarie e rafforzare il rapporto tra banche e imprese, favorendo strumenti di garanzia, cultura finanziaria avanzata e forme di finanziamento alternative. In questa direzione, l’obiettivo è sostenere la capitalizzazione aziendale, la trasformazione digitale e la sostenibilità, ampliando la base produttiva regionale.

Per Roberto Occhiuto, presidente uscente, «è strano essere qui e confrontarmi con chi ha lavorato fianco a fianco con me per costruire un sistema di incentivi che potesse essere utilizzato dalle imprese nel modo più compiuto. Le politiche che riguardano gli incentivi alle imprese noi le abbiamo sviluppate proprio grazie a Unindustria e ci hanno consentito di mettere a terra ben 800mln di euro che sono andati al sistema delle imprese. Ho poco da confrontarmi, quindi, con chi già conosce il lavoro fatto finora e con chi dovrà continuare questo lavoro con me nei prossimi 5 anni. La Regione farà ancora tanto e molto».

Pasquale Tridico, infine, ha commentato: «Le politiche industriali che propongo – i quattro poli tecnologici e innovativi per la Calabria – sono molto coerenti con quello che ho trovato nel documento di Unindustria. Così come le politiche infrastrutturali: le reti viarie e l’elettrificazione sulla linea jonica, l’Alta Velocità – per la quale sono stati tolti 9 mld dal Pnrr – sono priorità di Unindustria e mie. Mi pare che ci siano grandi sinergie, vorrei lanciare all’indomani della mia elezione, un patto industriale per lo sviluppo della Calabria. Il Ponte sullo Stretto? Come ho detto agli industriali, con tutte le cose che ci sono da fare, non mi pare prioritario».

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