Il Comune di Reggio Calabria era già stato diffidato dall’Unione Nazionale Consumatori Calabria a gennaio 2022, in quanto applicava erroneamente la recente normativa sulla prescrizione breve, che i consumatori possono far valere dal 1° gennaio 2020 per le bollette dell’acqua.
E’ quanto sostiene l’Avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’associazione che per tale motivo, ha inoltrato un esposto all’Antitrust che ha aperto una istruttoria in merito, ci sono infatti alcuni comuni, che, dopo aver inviato bollette prescritte, hanno rifiutato di accogliere la prescrizione eccepita dai consumatori e hanno proseguito nel loro diniego anche dopo che lo Sportello del consumatore di Arera, è intervenuto, richiedendo espressamente ai Comuni, non solo di accettarla, ma anche di erogare, per via del mancato rispetto delle prescrizioni, un indennizzo automatico da corrispondere a ogni singolo consumatore ricorrente.
La legge n. 205 del 2017, infatti, prevede, per le fatture dell’acqua con scadenza successiva al 1° gennaio 2020, la prescrizione dopo 2 anni.
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il mancato accoglimento delle istanze di prescrizione per importi riferiti a consumi idrici risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della bolletta, appare idoneo ad indurre indebitamente i consumatori a corrispondere importi, spesso ingenti, relativi a consumi prescritti e in tal modo vanifica gli effetti che la nuova disciplina intende contrastare, ovvero l’emissione tardiva di fatture di conguaglio relative a consumi risalenti ad oltre due anni.
Le Delibere ARERA n. 547 del 2019 e n. 186 del 2020 prevedono, infatti, che i gestori informino gli utenti della presenza in bolletta di crediti di cui può essere eccepita la prescrizione e inviino un apposito modulo per permettere di esercitare tale facoltà e finalmente il Comune di Reggio Calabria anche se tardivamente, in questi giorni sta recapitando agli utenti del servizio idrico, gli avvisi di pagamento degli anni pregressi, con allegato il modulo da compilare per eccepire la prescrizione per le annualità anteriori al 2020.
Le condotte poste in essere finora, integravano la violazione degli artt. 20,22,24 e 25 del codice del consumo, violando vari obblighi quali: la diligenza professionale della corretta informazione; la trasparente comunicazione all’utente con documento separato o con distinto ed evidenziato dettaglio in bolletta circa gli importi relativi a consumi risalenti a più di due anni addietro, la possibilità di eccepirne la prescrizione biennale, mediante compilazione ed invio di modulo predisposto ad hoc; profilandosi perfino anche elementi di aggressività nei riguardi dell’utente, in quanto posto in essere da soggetto, che eroga servizi di interesse primario e irrinunciabile e che detiene, una posizione di vantaggio informativo, oltre che di oggettiva forza contrattuale rispetto a quella del singolo utente.
Raccomandiamo pertanto di compilare debitamente il modulo allegato per eccepire la prescrizione delle annualità anteriori al 2020, che ribadiamo, non opera automaticamente (la prescrizione va sempre eccepita), ed in caso contrario, si può essere obbligati a dover corrispondere le ultime cinque annualità.
Nel contempo, il tardivo adeguamento alla normativa di riferimento che l’Unione Nazionale Consumatori Calabria ha tempestivamente richiamato ad inizio anno, ha determinato che molti utenti hanno indebitamente corrisposto importi spesso ingenti, non dovuti, relativi a consumi prescritti, per i quali l’associazione chiederà il relativo rimborso.
Per qualsiasi informazione e tutela contatta l’associazione 3288310045 o scrivi alla mail: xsavio@libero.it o collegati al sito www.uniconsum.it