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Polizia locale, Falcone (Cisl Fp Calabria): “Revoca illegittima e trasferimento illegittimo Comandante della Polizia Locale di Villa San Giovanni”

“Il Coordinamento delle Polizie Locali Cisl FP Calabria, dinanzi a sfacciati e palesi atti illegittimi, compiuti dalle amministrazioni pubbliche più varie, non può più tacere; infatti, questa nota stampa è un grido di allarme, che dovrebbe destare attenzione ed enorme preoccupazione a tutti, cittadini, lavoratori e istituzioni preposte ai controlli. È il momento di dire basta a tutti quegli amministratori, soprattutto locali, eletti dai cittadini, che invece di tutelare e amministrare, nell’interesse superiore ricavabile dalla Costituzione e dalle leggi, agiscono in modo, non trasparente, inefficace e inefficiente, senza avere, spesso, alcun riguardo al contenimento della spesa pubblica. Questa nota nasce da quanto sta accadendo nel Comune di Villa San Giovanni, ossia un fatto, per la scrivente Organizzazione Sindacale, di estrema gravità, in quanto quello che verrà a breve raccontato, viola leggi, norme contrattuali, sentenze e soprattutto il rispetto della dignità dei lavoratori, nello specifico, di una lavoratrice, l’attuale Comandante della Polizia Locale. Si parla di una dipendente altamente qualificata, vincitrice in quel Comune, nel 2001, di un concorso per Comandante, peraltro assunta nella massima qualifica allora possibile, ossia D3 giuridico (oggi soppresso ma, per previsione contrattuale e secondo parere ARAN, tuttora in posizione di superiorità rispetto agli altri funzionari – ex categoria D1). Il Comune di Villa San Giovanni, secondo quanto appreso, vorrebbe revocare il decreto sindacale che attribuisce la responsabilità del settore Polizia Locale all’attuale Comandante in favore di un altro funzionario giunto a “scavalco in eccedenza”, ai sensi dell’art. 1 comma 557 L. 311/2004, da altro ente; non solo, sembrerebbe, da fonti attendibili, che l’attuale Comandante, inquadrata con profilo e mansioni ben specifiche, per volontà dell’amministrazione di Villa San Giovanni, verrebbe spostata in altro settore. Tutte queste operazioni che si stanno portando avanti, eccetto l’utilizzo di personale a scavalco che potrebbe essere anche legittimo, verrebbero fatte in violazione di leggi e disposizioni contrattuali (come peraltro confermato da molte sentenze). L’attuale CCNL Funzioni Locali, impone alle amministrazioni locali di avvalersi, nell’assegnazione dell’elevata qualificazione (ex P.O.), di personale, al proprio interno, che abbiano già le qualifiche specifiche per l’incarico, cosa che difatti già c’è, ossia l’attuale Comandante, diversamente bisognerebbe procedere, sempre all’interno dell’amministrazione, con un interpello, per individuare figure a cui potrebbe essere assegnata la E.Q., solo esperiti tutti i suddetti punti, si potrebbe, ma come solo come extrema ratio, attribuirla a personale proveniente da altro ente. Un comune della Provincia di Reggio Calabria è stato già condannato per avere violato queste disposizioni, annullando il provvedimento e risarcendo il dipendente, dovendo pagare importi molto alti. A peggiorare la situazione vi è anche la volontà, sempre dell’Amministrazione di Villa San Giovanni, di spostare l’attuale Comandante in un altro settore, e anche qui la giurisprudenza, molto avveduta, si è espressa negativamente, in quanto lo ius variandi incontra dei limiti nel pubblico impiego, proprio quando si tratta di dipendenti che rivestono profili e mansioni ben specifici e infungibili. Quanto sopra è stato comunicato a mezzo PEC dallo scrivente Coordinamento all’Amministrazione, dopo consultazione con i giuslavoristi/avvocati della Cisl FP, al fine di evitare la commissione di atti illegittimi che sicuramente verrebbero stravolti dall’A.G., nonché cercare di trovare un dialogo per spiegare che quanto si vorrebbe fare, o addirittura, sia già stato fatto, è illegittimo, ma tutto è stato invano in quanto non si è ricevuta alcuna risposta. Tornando all’attuale Comandante, è bene sottolineare ulteriormente la grande professionalità acquisita in 23 anni di lavoro, nonostante la dotazione organica particolarmente esigua (si parla di circa 5-6 unità per un territorio molto vasto e complesso); un Comandante che ha saputo gestire egregiamente l’evento del G7 del 2024 tenutosi a Villa San Giovanni, evento di estrema importanza a livello internazionale, senza che vi siano stati intoppi; un Comandante che ha sempre ricevuto schede di valutazione positive, che non si è mai sprecata, andando a lavorare anche sulla strada, nonostante il ruolo che riveste; apprezzatissima dai suoi agenti e si ritiene anche, dalla cittadinanza. È facile per l’Amministrazione criticare un Comandante riguardo le problematiche del territorio, consapevoli peraltro che vi è una dotazione organica estremamente scarsa, nonostante lo stesso Comandante abbia più volte richiesto nuovo personale ricevendo sempre come risposta, “non ci sono risorse economiche” e scuse varie; forse sarebbe stato più logico investire soldi per l’assunzione di personale anziché inventarsi atti contra legem; parliamo di una Comandante che ogni anno, nel periodo estivo, ha dovuto affrontare i grandi problemi di viabilità legati ai traghettamenti, sempre svolti con spirito di abnegazione e senza alcun problema. Lo scrivente Coordinamento è molto curioso di sapere con quali criteri è stato individuato il presunto nuovo Comandante, come è giunto a conoscenza dell’Amministrazione di Villa San Giovanni? È stato esperito un confronto dei titoli? Dei curriculum? Dell’anzianità di servizio? Un colloquio quanto meno conoscitivo? Oppure hanno fatto girare il mappamondo e ad occhi chiusi hanno messo un dito su di esso ed è uscito questo nominativo? Misteri…! Si parla di sostituire un Comandante con 23 anni di servizio sempre nello stesso ruolo con un funzionario con meno di 3 anni di servizio (nell’area funzionari) e senza alcuna esperienza di comando. Oggi è chiaro che, all’Amministrazione di Villa San Giovanni, la Comandante non è più gradita, perché? Molti dubbi, perplessità, stranezze, procedure poco trasparenti, anche per mancanza di pubblicazione di atti, come previsto dal D.lgs. 33/2013. In conclusione, a difesa della dignità dell’attuale Comandante, la Cisl FP metterà in atto tutti gli strumenti che l’Ordinamento giuridico mette a disposizione per tutelarla; si trasmetteranno gli atti, una volta acquisiti, compresa la convenzione che ancora oggi non è stata pubblicata dalle due amministrazioni, alla Procura Regionale della Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica per valutare eventuali ipotesi di reato, alla Cosfel (Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali), per valutare eventuali irregolarità, se esistenti, e alla Prefettura di Reggio Calabria; in ogni caso, qualora dovesse essere emesso un decreto sindacale che attribuirà la responsabilità del settore Polizia Locale, ad un dipendente che non sia l’attuale Comandante, lo si impugnerà dinanzi al Tribunale per la sua revoca. Un comune dovrebbe essere un palazzo di vetro, trasparente, dove l’azione amministrativa sia visibile a tutti, dove ogni scelta che viene fatta sia espressione di un interesse superiore, ossia quello della comunità e non altri tipi di interessi, perché proprio attraverso questi principi, i cittadini possono valutare i propri amministratori. Le azioni del Coordinamento proseguiranno senza sosta, finché non verrà ridata dignità di lavoratrice all’attuale Comandante e fino a che l’Amministrazione non adotterà provvedimenti conformi all’Ordinamento giuridico”.

Così il coordinatore regionale delle Polizie Locali Cisl FP, Giuseppe Falcone.

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