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Il sorriso: la medicina più efficace. A Rosarno i Nasi Rossi celebrano 10 anni di attività tra clown, scienza e solidarietà

Ridere è una cosa seria. Lo sanno benissimo le volontarie ed i volontari dell’associazione “Nasi Rossi con il cuore”, di Rosarno, autentici angeli del sorriso nelle corsie degli ospedali. Sabato scorso è stato celebrato il decimo compleanno dell’associazione e presentato un libro, scritto dai protagonisti, nel quale si fa il punto sulle radici, sullo sviluppo e i momenti cruciali di questo decennio di opera meritoria. Tutto questo, e molto altro, è stato celebrato in un convegno, svolto nell’auditorium della sala del sinodo della parrocchia San Gaetano Catanoso di Gioia Tauro. L’aula gremita ha potuto registrate palpiti ed emozioni, risate, commozione e contributi scientifici, arrivati da un parterre di relatori di prim’ordine. A portare il saluto dell’associazione è stata la presidentessa Luana Corica, docente e fondatrice dei Nasi Rossi, che ha mostrato le attività dei clown di corsia, chiarendo quanto sollievo e risate hanno saputo regalare nei corridoi dei luoghi di cura della Regione. I lavori del convengo, moderati da Domenico Mammola, docente e giornalista, hanno registrato contributi di prim’ordine da parte di esponenti del mondo medico, del volontariato e dell’associazionismo cattolico. La discussione è stata tenuta a battesimo da monsignore Giuseppe Alberti, vescovo della diocesi Oppido-Palmi, che ha sottolineato quanto sia importante il contributo dei Nasi Rossi per accendere una speranza e un sorriso in luoghi colmi di dolore. Un plauso all’associazione è arrivato da don Giovanni Battista Tillieci, parroco gioiese, che non ha nascosto l’orgoglio di aver ospitato nei locali della comunità di San Catanoso l’evento. Di scienza e sorriso, cura e allegria hanno parlato due primarie di pediatria: Mariarosa Calafiore, dirigente nell’ospedale di Polistena, e Domenica Caloiero, alla guida del reparto nel nosocomio “Giovanni Paolo II” a Lamezia Terme. Di clown terapia, di medicina del buonumore e potere salvifico della risata hanno discusso Ambrogio Scognamiglio, docente all’Università Cattolica, e Iacopo Scascitelli, clown di corsia e docente teatrale. In chiusura del dibattito si è potuta registrare una collaborazione ormai di lunga data, come fosse un gemellaggio della speranza, tra i Nasi Rossi e l’associazione “Arcobaleno Marco Iagulli”, la cui presidentessa, Tiziana Iervolino, ha commosso la platea ed ha parlato di donazione, fiducia e assistenza ai pazienti e alle famiglie. Il filo rosso che ha caratterizzato la manifestazione è stato l’alternarsi delle emozioni: commozione e speranza, patologia e cura. Le volontarie e i volontari dei Nasi Rossi hanno intermezzato le relazioni degli ospiti con video e immagini che hanno raccontato storie, vite e percorsi, di dieci anni di sostegno e sorrisi. La speranza, che è stata a lungo la vera protagonista di tutto il dibattito, è stata invocata e celebrata in un abbraccio finale collettivo. Perché la risata, che è curativa e contagiosa, è la via per esorcizzare la paura della malattia.

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