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Cassano all’Ionio: grazie all’8xmille alla Chiesa cattolica, c’è un doposcuola speciale dove bambini e ragazzi di famiglie in difficoltà

Condomini solidali, doposcuola, poliambulatori, case di accoglienza, dormitori, mense, restauri di beni culturali e artistici, stanziamenti per calamità naturali o emergenze umanitarie nel mondo: sono solo alcuni esempi dell’articolata rete di aiuto messa in campo dalla Chiesa per rispondere alle nuove povertà e a fasce di popolazione con bisogni diversi e sempre più complessi. Il tutto è possibile con il supporto dell’8xmille alla Chiesa cattolica che dal 1990 realizza ogni anno migliaia di progetti, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

 

Il lavoro incessante di tanti operatori, volontari, religiosi e religiose è stato illustrato nella campagna promozionale dell’8xmille 2024 che si è appena conclusa e ha raccontato, attraverso sette storie di speranza e di coraggio, il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli.

Ne è una dimostrazione concreta “L’appetito vien studiando”, a Cassano all’Ionio, dove un palazzo della diocesi è diventato uno strumento per costruire il futuro di bambini e adolescenti, provenienti da famiglie in stato di fragilità economica e sociale. Il progetto, attivato con il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, in sinergia con l’équipe del progetto socio-educativo per minori della Caritas diocesana, offre uno spazio di aggregazione ai tanti giovani che abitano il centro storico della città. È un cantiere educativo sempre aperto, in continua evoluzione, che cerca di reinventarsi indirizzando la sua attenzione alle necessità e alle varie emergenze che man mano affiorano nei vari contesti.

“Abbiamo avvertito la necessità di promuovere un cambiamento – sottolinea don Mario Marino, direttore della Caritas Diocesana – e di scendere in campo con il nostro impegno, la nostra determinazione e soprattutto con il nostro coraggio. Per quest’opera, l’8xmille è essenziale. Altrimenti non potremmo fare nulla!”.

All’interno del centro socio-educativo, i ragazzi, grazie al lavoro di educatori, operatori e istruttori, crescono insieme, studiano, in un luogo sicuro. Il nostro obiettivo è quello di lottare contro la dispersione scolastica e la povertà educativa- spiega Angela Marino, responsabile del progetto – Cerchiamo di offrire un’opportunità a tanti minori. Sono una quarantina i ragazzi, di età compresa tra 6 e 14 anni, coinvolti annualmente nel progetto; vengono accolti, guidati e indirizzati a restare nel solco di una vita sana e operosa, da proseguire secondo i principi cristiani e, quindi, nel pieno rispetto del vivere civile”.

 

Opera-segno della diocesi di Cassano all’Ionio, il Centro è operativo dal 2016 e, nel corso di questi anni, si è consolidato come un esempio di welfare innovativo, grazie anche al team di esperti della Caritas diocesana. “Il servizio mensa rappresenta per molti bambini l’opportunità di consumare l’unico pasto nutriente della giornata. Al sostegno scolastico – aggiunge la responsabileseguono le attività laboratoriali”.

L’azione educativa viene potenziata anche dal “Centro per le famiglie”, uno spazio di ascolto, di orientamento, di confronto e di sostegno. Qui una squadra di professionisti garantisce, a titolo gratuito, supporto psicologico, consulenza pedagogica e sostegno al nucleo familiare.

La mamma di due bambini che attualmente possono apprezzare l’utilità del doposcuola aggiunge: “Mi auguro che questo progetto non chiuda mai e che non cambino le persone che ci sono. Io sono ripartita grazie a loro, qui ho trovato persone che mi ascoltano e, poi, una casa e una famiglia”. Un’iniziativa che si traduce in supporto concreto per superare il disagio, promuovendo l’inclusione. “Il futuro – conclude Angela Marino – senza il progetto sarebbe una vera sconfitta per questo territorio”.

Disponibile sia sul sito 8xmille.it che sul canale YouTube il video relativo a “L’appetito vien studiando”, che, attraverso le voci del direttore, degli operatori, dei volontari, delle mamme e dei bambini racconta un’opera che offre un sostegno tangibile nel segno della solidarietà.

Il video è disponibile al seguente link: https://youtu.be/YXpmNYVm-yk?si=xEumunDVf1rFi0ef

 

L’8xmille quindi è un vero e proprio moltiplicatore di risorse e servizi che ritornano sul territorio a beneficio di tutti. Un sostegno concreto per i più fragili che fugge le logiche del mero assistenzialismo ma anzi diventa un volano di percorsi di promozione umana. “Il welfare cattolico – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – si è evoluto nel corso degli ultimi decenni e ormai, oltre alla presenza fondamentale dei volontari, coinvolge anche diverse figure professionali per rispondere alla complessità delle esigenze e per spingersi oltre le forme assistenziali. Le nostre parrocchie ed i nostri servizi aprono le porte per accogliere le molteplici sfide della povertà, senza dimenticare l’importanza di operare in rete con le altre risorse presenti sul territorio.”

Tutto questo è reso possibile da una semplice firma, quella per l’8xmille, grazie alla quale la Chiesa non lascia indietro nessuno: poveri, immigrati, disoccupati, anziani, giovani, donne sole e famiglie vulnerabili. “Se non ci fosse la Chiesa e il lavoro straordinario svolto dalla macchina del volontariato – aggiunge Monzio Compagnoni – ci sarebbe un vuoto enorme”.

 

Nel 2023 sono stati assegnati oltre 243 milioni di euro per interventi caritativi (di cui 150 destinati alle diocesi per la carità, 13 ad esigenze di rilievo nazionale di cui circa la metà destinati a Caritas Italiana e 80 ad interventi a favore dei Paesi più poveri). Accanto a queste voci figurano 403 milioni di euro per il sostentamento degli oltre 32 mila sacerdoti che si spendono a favore delle comunità e che sono spesso i primi motori delle opere a sostegno dei più fragili. E oltre 352 milioni di euro per esigenze di culto e pastorale, voce che comprende anche gli interventi a tutela dei beni culturali ed ecclesiastici anche con interventi di restauro per continuare a tramandare arte e fede alle generazioni future oltreché sostenere l’indotto economico e turistico locale.

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