“Nel ritenere giuste le rivendicazioni mosse, all’indirizzo del Governo, da armatori e pescatori del comparto ittico dell’intero territorio della provincia di Cosenza e di tutto il territorio calabrese, ho ritenuto opportuno e doveroso immediatamente attivarmi, quale rappresentante istituzionale del territorio, presentando un’apposita mozione sul deplorevole fenomeno del cosiddetto “caro gasolio”. Iniziativa che ha registrato l’unanime convergenza di tutti i capigruppo in seno al Consiglio Regionale, sia di maggioranza che di opposizione, ed è stata approvata nel corso della seduta odierna dell’Assise, investendo della questione l’intera Giunta Regionale. Con tale mozione si chiede l’istituzione di un apposito Tavolo di confronto e concertazione che veda riuniti tutti i soggetti istituzionali direttamente coinvolti e le rappresentanze delle marinerie, per addivenire ad interventi protesi alla risoluzione della problematica in oggetto e delle numerose e gravose persistenti criticità derivanti, in primis opportuni ristori e sgravi fiscali”.
È quanto dichiara, in una nota, Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.
“In particolare – questa la richiesta contenuta nella mozione approvata – urge attuare ristori per i marittimi imbarcati afferenti il periodo intercorrente tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno solare e proclamare altresì lo stato di fermo per le imprese del settore pesca, alla stregua di quanto accaduto in occasione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e come già attuato in altri contesti territoriali del Paese. Si tratta di una risposta determinata e convinta alle legittime istanze provenienti dalla storica marineria di Schiavonea, tra le più importanti del Meridione d’Italia, nonché di tutte le marinerie della Calabria, ad i cui operatori e rispettive famiglie rinnovo la mia totale solidarietà e tangibile vicinanza. Il settore della pesca, particolarmente attivo e di primaria importanza nella filiera economica, non può essere lasciato solo al suo destino. Il raddoppio dei costi del gasolio per le imbarcazioni da pesca (passato bruscamente da circa 36 centesimi al litro a 1 euro e 30 centesimi al litro, dunque più che triplicando il costo originario) è insostenibile e in queste condizioni, per molti pescherecci, scendere in mare rischia di rivelarsi a dir poco improduttivo. Da qui – conclude Straface – la necessità di promuovere ogni utile iniziativa, attraverso l’istituzione di un Tavolo di crisi, con l’intento di superare le criticità che stanno coinvolgendo il comparto ittico complessivamente inteso, prevedendo il ricorso a misure straordinarie che possano calmierare il costo del carburante e ristori economici che possano sopperire ai mancati guadagni subiti”.