Tante risate che fanno bene al cuore e porteranno alla ristrutturazione della scala di Villa Samuele, struttura accreditata del Centro Calabrese di Solidarietà che opera con lo scopo di assicurare trattamenti per la disintossicazione e orientamento allo svolgimento di un progetto di recupero personale.
I fondi raccolti in occasione dello spettacolo di Enzo e Ivan Colacino, in scena al Teatro Comunale lo scorso 9 novembre, saranno destinati al rifacimento di quei sessantasei gradini, percorsi quotidianamente dagli ospiti della struttura che rappresenta un ponte tra il passato e il futuro della seconda possibilità. Dalla vendita dei biglietti e dal contributo degli sponsor, il terzo evento organizzato dal settore Fundraising sono stati ricavati 9.738 euro.
Il settore Fundraising prosegue il proprio cammino in linea con la propria filosofia che va ben oltre il concetto di “raccogliere fondi”: si tratta di coltivare, far crescere e sviluppare le risorse necessarie alla realizzazione di un progetto sociale, puntando anche al coinvolgimento delle persone che implementano le singole attività, siano esse volontari o dipendenti dell’organizzazione, e soprattutto i “donatori” che sono chiamati a diventare parte attiva nella declinazione progettuale di questo percorso di sviluppo.
E da un progetto ad un altro, il cammino della solidarietà continua e si arricchisce di nuovi compagni di viaggio. Proprio nel corso della serata del 9 novembre è stato presentato un nuovo importante progetto destinato a sostenere un’altra struttura del Centro Calabrese di solidarietà.
L’idea lanciata dall’azienda Stirparo di Catanzaro, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, è quella di un fischietto antiviolenza da tenere come un portachiavi dentro la borsa e da utilizzare in una situazione di pericolo: chi lo acquisterà contribuirà a sostenere il Centro Antiviolenza e Casa Rifugio “Mondo Rosa”, all’insegna del claim “Sbatti la porta alla violenza”.
Dopo la morte di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato, restano il dolore e le cose da fare per fermare questo fenomeno indegno: ogni contributo è importante per sostenere le donne che decidono di ribellarsi e spezzare la catena della violenza per sé, e per i propri figli.
“La violenza contro le donne rappresenta una grave violazione dei diritti umani, oltre a configurarsi come un problema di salute pubblica – spiegano i referenti dell’Azienda che durante lo spettacolo è stata rappresentata da Wanda Chiodo, alla presenza anche di Teresa Scamardì -. Nel mondo la violenza di genere interessa una donna su tre. Noi come azienda vogliamo portare il nostro contributo a quella che ha i connotati di una battaglia quotidiana per la sopravvivenza, nella consapevolezza che le cose da fare restano tante e dobbiamo rimanere unite”.