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Serata teatrale e sapori tradizionali a Cannavò – 23 agosto. “Non itta fu e non dammaggiu fici” – Teatro, artigianato e gusto sotto le stelle

Sabato 23 agosto 2025, nella suggestiva cornice del CRIC – Centro Ricreativo San Nicola a Cannavò, vi aspetta una serata speciale all’insegna del teatro popolare, dell’artigianato locale e della convivialità.

A partire dalle ore 19.00, all’interno del Centro sarà possibile visitare gli stand artigianali a cura dell’Associazione di Promozione Sociale “Il Sentiero degli Artigiani della Terra di Calabria”, guidata da Domenica Cuzzola, con creazioni originali che raccontano la bellezza, la manualità e le tradizioni della nostra terra.

Dalle ore 20.00, sarà attivo il punto ristoro con degustazione di panini con salsiccia e patate, a cura del gruppo parrocchiale “Uniti si può”, per condividere sapori genuini in un’atmosfera accogliente.

Alle ore 21.30, salirà sul palco la Compagnia Teatrale San Luigi Orione di Reggio Calabria con la commedia brillante in dialetto calabrese “Non itta fu e non dammaggiu fici”, uno spettacolo divertente e ricco di spunti di riflessione, nel solco della tradizione teatrale popolare.

Gli attori in scena: Carmen Ruscio, Pino Cambera, Antonella Falsea, Anna Foti, Salvatore Colosi, Raffaella Imbriaco, Vincenzo Spurio, Giovanna Aiello, Maria Branca, Pasquale Ligato, Caterina Mangeruca, Saverio Aricò, con la partecipazione di Elena Festa. Regia di Pino Cambera, scenografia di Salvatore Colosi, coordinatore fonico Mimmo Torretti. Staff tecnico a cura di Paolo Logiudice.

L’iniziativa è organizzata da Ape Reggina (soggetto capofila) guidata da don Giovanni Gattuso nell’ambito del progetto “R-Estate nei Borghi”, curato da Mattia Angela Branca e finanziato dal Comune di Reggio Calabria.

Collaborano all’evento l’Oratorio Sant’Agata e la Parrocchia San Nicola di Bari e Santa Maria della Neve di Prumo-Riparo-Cannavò.

Il pensiero del parroco, don Gattuso:

“Queste iniziative non sono solo occasioni di svago e incontro, ma veri e propri momenti di costruzione della comunità. Ritrovarsi, condividere, riscoprire insieme la bellezza delle nostre radici e dei nostri talenti, significa anche coltivare relazioni, valorizzare le persone, aprirsi all’ascolto e alla partecipazione. Ogni gesto semplice – un panino, una risata, uno spettacolo – può diventare segno di una Chiesa viva, che cammina insieme e che abita con gioia i suoi luoghi.”

Una serata per vivere insieme il territorio, tra arte, sapori e comunità.

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