“Negli ultimi mesi stiamo assistendo a un cambiamento profondo e preoccupante nella gestione degli appalti Enel, in particolare nel settore del customer care. Un’azienda che per anni è stata considerata un esempio di serietà e attenzione verso i propri lavoratori sembra oggi orientata esclusivamente verso logiche economiche, dove l’efficienza coincide con il taglio dei costi e la precarietà diventa sistema.
Il principio di territorialità, pilastro dei contratti del settore e garanzia di stabilità per migliaia di famiglie, viene progressivamente svuotato di significato. Centinaia di lavoratrici e lavoratori rischiano di essere trasferiti a centinaia di chilometri dal proprio territorio o, peggio, di rimanere senza alcuna prospettiva occupazionale. È una dinamica che non tutela il lavoro, ma lo disperde, minando la coesione sociale e la dignità delle persone.
Quanto sta accadendo in altre aree del Paese, con centinaia di posti di lavoro a rischio, deve servire da monito anche per Reggio Calabria. La nostra città non può e non deve subire lo stesso destino. Il tessuto produttivo reggino, già fragile e impoverito da anni di crisi industriale, non sopravvivrebbe all’ennesimo colpo inferto da politiche aziendali cieche alle conseguenze umane e territoriali.
Le lavoratrici e i lavoratori del settore delle telecomunicazioni, che rappresentano un presidio importante anche in Calabria, non possono essere trattati come numeri da spostare in base a un foglio Excel. Qui ci sono persone, famiglie, competenze costruite in anni di esperienza. Difendere questi posti di lavoro significa difendere il futuro stesso di Reggio Calabria.
L’innovazione e la transizione energetica, tanto invocate, devono poggiare su basi sociali solide, non sull’erosione dei diritti. Se davvero Enel vuole essere un modello di impresa moderna e sostenibile, deve partire dal rispetto dei lavoratori e dei territori in cui opera.
A Reggio Calabria siamo pronti a fare la nostra parte, con determinazione e responsabilità. Perché il lavoro non è una variabile di bilancio: è la linfa che tiene viva una comunità”.
Lo afferma in una nota Giuseppe Cantarella, coordinatore Provinciale Uilcom Reggio Calabria.