Il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha preso parte alla cerimonia per il 34° anniversario dell’uccisione del giudice Antonino Scopelliti, accanto alla Fondazione presieduta dalla figlia del magistrato, Rosanna Scopelliti, alle più alte cariche istituzionali e delle forze dell’ordine del territorio. A Piale, sul luogo in cui si consumò l’agguato il 9 agosto del 1991, Falcomatà è intervenuto «dopo anni in cui si era ripromesso di non farlo più in attesa che fossero fatte verità e giustizia».
Quest’anno, la riapertura dell’inchiesta per ricercare mandanti ed esecutori materiali del delitto ha, però, «riacceso quella fiammella di speranza».
«Per noi – ha detto – è un dovere essere qui. La nostra presenza testimonia l’esigenza di avere verità e giustizia ed è un dovere stare vicini alla famiglia del giudice Scopelliti. In questi anni, qui a Piale, abbiamo visto tantissimi rappresentanti dello Stato, delle istituzioni, abbiamo visto ministri, viceministri o sottosegretari, abbiamo visto davvero lo Stato presente che, naturalmente, ringraziamo sempre. Però, dopo 34 anni, si fa davvero fatica a trovare qualche parola in più da dire se non ribadire l’esigenza di avere quelle risposte in grado di far vivere l’intera comunità in maniera più serena».
«Questa – ha sottolineato Falcomatà – è la mia ultima presenza da sindaco metropolitano, quindi mi auguro che il prossimo anniversario sia quello che ci consentirà di vivere questo 9 agosto con uno spirito di rinnovata, immutata e intramontabile fiducia nelle istituzioni perché finalmente, oltre alla deposizione di una corona d’alloro sulla stele, potremmo dire che ce l’abbiamo fatta ed è una vittoria di tutti».
Successivamente, nella rinnovata Piazza delle Repubbliche Marinare di Cannitello, si è tenuta a battesimo la “Nave della Legalità”, intitolata al giudice Antonino Scopelliti dopo un confronto cui hanno preso parte, fra gli altri ed oltre alla Fondazione ed al sindaco Giuseppe Falcomatà, anche la Lega Navale italiana ed il prefetto Clara Vaccaro. Anche in questa occasione, il sindaco metropolitano ha ricordato l’esempio che è stato Antonino Scopelliti che «è quello classico e puro di chi ha onorato e rispettato le istituzioni fino alla fine, anche nel modo in cui è andato incontro alla morte».
La giornata, nel suo complesso, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e rappresentanti istituzionali come i sindaci di Villa San Giovanni, Campo Calabro e Scilla, Giusy Caminiti, Sandro Repaci e Gaetano Ciccone, il facente funzioni del Comune di Platì, Giovanni Sarica, il consigliere regionale uscente Giovanni Muraca, il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, e l’assessore comunale di Reggio Calabria, Carmelo Romeo.