Il rettore Nicola Leone ha aperto ufficialmente, questa mattina, l’anno accademico 2025/2026 dell’Università della Calabria, che ha visto la “lectio magistralis” del professor Orazio Attanasio, tra i più autorevoli economisti al mondo, in arrivo all’Unical dalla Yale University.
Il Rettore, a conclusione del suo sessennio alla guida dell’Università della Calabria, ha evidenziato i traguardi raggiunti nel suo mandato, ricevendo alla fine una calorosa e lunghissima standing ovation dalla platea.
«Uno dei risultati più significativi riguarda la crescita delle immatricolazioni, che in sei anni hanno registrato un incremento del 26%, un dato record nella storia dell’ateneo. Questo successo – ha spiegato Leone – è stato possibile grazie ad una coraggiosa revisione dell’offerta formativa: abbiamo chiuso corsi ormai obsoleti e attivato percorsi innovativi, capaci di rispondere alle esigenze del territorio e della società moderna. Un esempio emblematico è il corso di Medicina e Chirurgia TD, che ha ricevuto 860 domande per 173 posti, oltre il doppio della media nazionale. I dati ci dicono che l’Unical ha efficacemente contrastato la migrazione studentesca, e la sua crescita è avvenuta facendo sì che un maggior numero di giovani siano rimasti a formarsi e realizzarsi nella propria regione».
«Un altro segnale incoraggiante – ha proseguito Leone – riguarda l’occupazione dei nostri laureati. Secondo i dati Almalaurea, l’Unical è oggi prima in Italia tra le grandi università per crescita occupazionale a cinque anni dalla laurea. L’occupazione a un anno dalla laurea magistrale è cresciuta del 12%, e sei laureati su dieci scelgono di restare a lavorare al Sud. Particolarmente rilevante è la crescita dell’occupazione femminile, che ha segnato un incremento superiore a quella maschile».
«Grande attenzione – ha aggiunto il Rettore – è stata dedicata al diritto allo studio e alla qualità dei servizi per gli studenti. Per due anni consecutivi, la classifica Censis ha collocato l’Unical al primo posto tra tutte le università d’Italia in queste categorie. Un risultato storico: in tutti e sei gli anni del mandato, la totalità degli studenti idonei ha ricevuto la borsa di studio. Parallelamente, abbiamo potenziato la residenzialità, raggiungendo quota 2.500 posti letto, posizionando l’ateneo al primo posto in Italia per disponibilità di alloggi per studenti».
«Sul fronte del reclutamento – ha sottolineato Leone – abbiamo introdotto le open call internazionali, uno strumento innovativo che ci ha permesso di attrarre studiosi di alto profilo e favorire il rientro dei cervelli in fuga. Abbiamo assunto con chiamata diretta 15 scienziati di prestigio provenienti da università come Yale, Oxford e Vienna e, complessivamente, sono stati reclutati 215 ricercatori, contribuendo così a elevare ulteriormente la qualità della nostra ricerca e didattica».
«Uno dei progetti più ambiziosi di questo mandato – ha infine evidenziato Leone – è Unical per la Sanità, che ha contribuito ad avviare una crescita nel settore medico territoriale. L’obiettivo è formare professionisti sanitari di alto livello e ridurre la migrazione sanitaria. Abbiamo attivato corsi di Medicina, Infermieristica, Fisioterapia e Ingegneria Biomedica, creando un forte legame tra università e ospedali. Entro fine ottobre, negli ospedali di Cosenza saranno operativi 17 primari universitari, affiancati da 17 dirigenti medici, 34 specializzandi e 8 dottorandi. A novembre saranno attive ben 11 scuole di specializzazione. I primi risultati sono già visibili: in alcuni reparti universitari i tempi di attesa si sono dimezzati, mentre in altri si è registrato un raddoppio delle visite e degli interventi chirurgici. Inoltre, grazie al Robot Da Vinci, sono stati eseguiti i primi 451 interventi di chirurgia robotica, evitando a centinaia di pazienti e alle loro famiglie i cosiddetti “viaggi della speranza”».
Una cerimonia che è stata non solo un momento di bilancio di quanto fatto, ma anche di visione futura dell’Ateneo, con al centro il valore della cultura quale motore di pace, coesione sociale, crescita e sviluppo. Un gruppo di studenti, nel corso della cerimonia, ha manifestato per quanto sta accadendo nella striscia Gaza, trovando condivisione nella solidarietà e vicinanza alle sofferenze del popolo palestinese.
Orazio Attanasio, che dal 1° ottobre, sarà professore ordinario di Economia politica presso il dipartimento di Economia, statistica e finanza “Giovanni Anania” (Desf), ha invitato gli studenti ad affrontare il nuovo anno accademico con curiosità, spirito critico e apertura al confronto, sottolineando l’importanza di non dare nulla per scontato, di sapersi mettere in ascolto, di credere nelle possibilità che l’università può offrire.
Il cuore della sua “lectio” è stato il tema della misurazione in economia: storicamente limitata a dati “oggettivi” come consumi, redditi e prezzi, oggi deve includere anche atteggiamenti, credenze ed aspettative soggettive, fondamentali per comprendere meglio il comportamento umano.
«Misurare preferenze, credenze, atteggiamenti ed aspettative soggettive – ha spiegato Attanasio – è complesso ma fondamentale per comprendere meglio il comportamento umano. Errori di misurazione sono inevitabili, ma riconoscerli consente di costruire modelli economici più solidi e realistici».
Nel suo intervento ha menzionato il progetto di ricerca “Measurement Tools Design”, con cui Attanasio ha ottenuto un finanziamento di circa 2 milioni di euro attraverso un Advanced Grant del Fondo Italiano per la Scienza. Si tratta di una delle otto assegnazioni nazionali nel campo delle Scienze sociali e umanistiche, unica in Calabria e tra le pochissime nel Mezzogiorno.
Il progetto MeToD Lab, con sede all’Unical, rappresenta una rete internazionale di centri di ricerca dedicata allo sviluppo di nuove misure e strumenti di analisi. Tra gli esempi illustrati l’uso innovativo dei focus group con l’aiuto di modelli linguistici per estrarre variabili quantitative, essenziale per costruire modelli di previsione realistica del comportamento umano.
Accorato appello della Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano Bicocca, per sostenere il sistema universitario italiano. «Investire nell’educazione – ha spiegato – significa costruire consapevolezza, coscienza critica e libertà». La Presidente ha ribadito il ruolo strategico dell’università come motore di crescita, innovazione e coesione sociale: «nel nostro Paese due milioni di studenti, più della metà, sono i primi laureati nelle loro famiglie, dimostrano che l’università è il vero ascensore sociale. In Calabria questi numeri crescono ancora di più: un patrimonio straordinario da sostenere con investimenti pubblici e privati». «L’università è la risposta – ha concluso – perché qui si costruisce il capitale umano, si alimenta la ricerca e si garantisce il futuro del Paese. Oggi il centro del mondo è qui, all’Università della Calabria».
Gabriele Zangara, 27 anni, dottorando in Ingegneria industriale, ha portato la sua testimonianza: ha raccontato il percorso che dall’esperienza nel campus dell’Unical e nelle associazioni studentesche lo ha portato fino alla Silicon Valley e alla nascita di Blue Innovation, startup vincitrice della Start Cup Calabria e oggi attiva anche all’estero. Nel suo messaggio agli studenti, ha sottolineato l’importanza di credere nelle proprie capacità e nel valore dell’Università della Calabria, «un ateneo che offre gli strumenti per costruire il futuro, passo dopo passo».
Nel suo intervento, Lidia Malizia, coordinatrice dell’Area fiscale, ha sottolineato il ruolo fondamentale del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario come “faro silenzioso” dell’Università della Calabria, garante di continuità e supporto a studenti e docenti anche nei momenti più difficili, dalla pandemia alle sfide organizzative. Ha richiamato lo spirito di coesione e il senso di appartenenza che hanno permesso all’Ateneo di crescere e affermarsi a livello internazionale, augurando alla futura governance di proseguire con ascolto e lungimiranza e al personale di mantenere sempre coraggio, orgoglio e motivazione.
La cerimonia si è aperta con l’inno nazionale a cura dei musicisti del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, che hanno accompagnato, a seguire, con le loro note, il corteo dei direttori di Dipartimento, dei componenti del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione dell’Unical, seguiti dai Rettori delle università che sono intervenuti numerosi all’evento da tutto il Paese.