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Ponti, Campana (AVS): “Dallo Stretto a Ortiano, Salvini abbandona un milione di calabresi”

«Salvini continua a straparlare. Ha ridotto Calabria e Sicilia in un colabrodo e continua a sbandierare la sua mania di grandezza con questa storia di un ponte sullo Stretto di Messina che nessuno vuole, per cui tutte le agenzie in materia sono contrarie mentre il governo Meloni avalla e chiude non uno ma due occhi e le orecchie per far “passare” il progetto». È quanto dichiara il portavoce regionale di Europa Verde-Verdi/AVS, Giuseppe Campana.

«Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture è venuto in Calabria per una sua ennesima passerella in cui annuncia l’approvazione definitiva di un progetto da tutti. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Salvini parla di ponti ma ne dimentica uno, quello di Ortiano, sulla Longobucco-mare che continua ad isolare un’importante porzione di Calabria mentre lui si bea di una grandeur che non esiste. Il vicepremier pensi, piuttosto, a quanto male sta facendo a tutti quei calabresi che per colpa del ponte e dei 14,5 miliardi necessari (adesso, immaginiamo la lievitazione dei prezzi a lavori in corso) sono stati privati di strade, manutenzione ordinarie straordinaria di tutte quelle arterie che consentono alle aree interne di essere collegate a valle. Centinaia di migliaia di calabresi che vivono nel più buio isolamento dopo miliardi di euro drenati verso il ponte sullo Stretto».

«Sappia Salvini – incalza Campana – che il 44% dei calabresi si cura fuori regione e la drammatica percentuale del 17% della popolazione calabrese non si cura più perché non riesce a raggiungere con facilità un ospedale. Tutti costretti a percorrere strade dissestate, come spiega il segretario nazionale di Europa Verde-Verdi/AVS, Angelo Bonelli, mentre un milione di calabresi ionici sono spinti verso la mobilità su gomma perché l’arteria ferroviaria è in perenne fase di “aggiornamento tecnologico” con data da destinarsi».

«Alleanza Verdi e Sinistra – conclude il portavoce calabrese di Europa Verde-Verdi/AVS – ha presentato ricorso contro la delibera del Cipess che approva il progetto definitivo del Ponte: siamo di fronte a forzature inaudite, stime gonfiate e gravissimi rischi ambientali».

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