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Tropea (VV), bene confiscato diventa dimora per donne vittime di violenza, il sindaco Macrì: “Istituzioni devono avere ruolo pedagogico”

Destinare un bene appartenuto alla criminalità organizzata ad una causa importante, come può essere quella di ospitare donne e bambini vittime di violenza, interpreta e rilancia l’importante ruolo e valore pedagogico, fondante per tutte le comunità, che hanno e devono avere anche le istituzioni locali: stimolare tutti, nuove generazioni con particolare preoccupazione, alla cultura del rispetto, alla tutela senza e senza ma della dignità della persona umana ed a scegliere sempre la strada della bellezza invece che quella dell’arroganza, della sopraffazione, dell’ingiustizia e della delinquenza.

 

È con queste parole che il Sindaco Giovanni Macrì esprime soddisfazione per il finanziamento ottenuto dall’Agenzia per la coesione territoriale di 250 mila euro (il massimo concedibile) per la realizzazione di una dimora per le vittime della violenza, alle quali l’Amministrazione Comunale ribadisce massimi attenzione, vicinanza e sostegno.

 

L’intervento prevede la rivisitazione degli spazi interni di un immobile con la realizzazione di tre camere doppie, con servizio privato, dotate di ogni comfort e dei vani da utilizzare in comune, quali la cucina attrezzata con zona pranzo e un soggiorno adeguatamente arredato.

 

È in corso l’iter per l’affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva in modo da procedere spediti con l’appalto dei lavori che – conclude Macrì – contiamo di completare entro fine anno.

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