“Questa per me e’ la decima edizione del Premio Rhegium Julii alla quale partecipo come primo cittadino di Reggio Calabria. Ricordo molto bene le prime riunioni quando si andava incontro anche a interrogativi abbastanza seri sulla possibilita’ di poter continuare a realizzare questo tipo di evento in quanto non vi erano le risorse necessarie a portare avanti il Premio che e’ di straordinaria qualita’ a livello nazione. Le cose con il tempo sono cambiate, abbiamo avuto l’opportunita’ di partecipare oltre che col sentimento, anche in maniera concreta, attraverso atti amministrativi che oggi mettono il premio Rhegium Julii ed in generale le attivita’ dell’associazione, in qualche modo al sicuro, consentendo una programmazione che ha un orizzonte un po’ piu’ ampio”. Lo ha detto il Sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata’, partecipando alla cerimonia di consegna del 56esimo ‘Premio inedito Rhegium Julii 2024′, svoltasi al Circolo Tennis Rocco Polimeni di Reggio Calabria.
“La qualita’ di questa attivita’ culturale prodotta dal Rhegium Julii – ha aggiunto Falcomata’ – ci dice che dobbiamo fare ancora di piu’ se non ci vogliamo adagiare su quanto gia’ fatto, perche’ il Premio ormai e’ ai primi posti nel settore della letteratura, nulla ci vieta che possa raggiungere il primo. Questa citta’ deve avere l’ambizione, perche’ e’ anche grazie alla resistenza, alla residenza, alla qualita’ dei premiati, all’attivita’ culturale sul territorio, che oggi Reggio Calabria e’ tra le 20 finaliste per essere Capitale italiana della Cultura 2027”.
“E’ una grandissima sfida – ha evidenziato il primo cittadino – che supera l’orizzonte di un ciclo politico amministrativo, ma e’ una sfida che ci deve vedere tutti i protagonisti, con uno spirito collaborativo e concreto. Dobbiamo essere chiaramente consapevoli che questa citta’ ha tutte le caratteristiche, le qualita’ per via del patrimonio storico, artistico, culturale, archeologico e naturale, non solo per arrivare in fondo a questa candidatura, ma per essere Capitale italiana della Cultura 2027. Si tratta di uno sforzo collettivo – ha concluso – al quale saremo chiamati tutti, con orgoglio e passione”.