“La speranza in famiglia”. Questo il tema che farà da filo conduttore alla giornata organizzata dalle Pastorali diocesane familiare, giovanile e vocazionale per domenica 21 settembre nella rettoria di Santa per il Giubileo Diocesano delle famiglie che si concluderà alle ore 18.00 nel Santuario della Madonna di Dipodi (dove ci si recherà in pellegrinaggio) con la Santa Messa presieduta dal vescovo, monsignor Serafino Parisi.
Quello della famiglia, infatti, è uno dei punti focali che insieme ai giovani ed alle persone con disabilità saranno al centro del prossimo Anno Pastorale.
Le famiglie, in modo particolare, come ha ricordato papa Leone XIV nella lettera inviata al seminario di studio su “Evangelizzare con le famiglie di oggi e di domani. Sfide ecclesiologiche e pastorali”, organizzato dal Dicastero Laici, Famiglia e Vita, sono “membra vive del Corpo mistico di Cristo e primo nucleo ecclesiale cui il Signore affida la trasmissione della fede e del Vangelo, specialmente alle nuove generazioni. La domanda profonda d’infinito scritta nel cuore di ogni uomo conferisce ai padri e alle madri il compito di rendere i propri figli consapevoli della Paternità di Dio, secondo quanto scriveva Sant’Agostino: ‘Come in Te abbiamo la sorgente della vita, così nella tua luce vedremo la luce’ (Confessioni, XIII, 16)”.
Nella Diocesi di Lamezia Terme monsignor Parisi ha avviato, già dallo scorso anno, un percorso nuovo, affidando ad una coppia di laici – Antonio De Pace e Giovanna Caruso – la direzione dell’Ufficio di pastorale familiare, non perdendo di vista l’importanza che la famiglia ha nella formazione e crescita dei figli. Punto che, del resto, anche papa Leone XIV, nello stesso messaggio, ha evidenziato sottolineando che “il nostro è un tempo caratterizzato da una crescente ricerca di spiritualità, riscontrabile soprattutto nei giovani, desiderosi di relazioni autentiche e di maestri di vita. Proprio per questo è importante che la comunità cristiana sappia gettare lo sguardo lontano, facendosi custode, davanti alle sfide del mondo, dell’anelito di fede che alberga nel cuore di ognuno. Ed è particolarmente urgente, in questo sforzo, rivolgere un’attenzione speciale a quelle famiglie che, per vari motivi, sono spiritualmente più lontane: a quelle che non si sentono coinvolte, che si dicono non interessate, oppure che si sentono escluse dai percorsi comuni, ma nondimeno vorrebbero essere in qualche modo parte di una comunità, in cui crescere e con cui camminare. Quante persone, oggi, ignorano l’invito all’incontro con Dio!”.
L’appuntamento, quindi, è per domenica mattina dalle ore 9.30 in poi nella rettoria di Santa Chiara dove, dopo un momento di preghiera e riflessione, ci si preparerà a vivere insieme questo appuntamento di spiritualità comunitaria delle famiglie.
Durante il giorno a Santa Chiara ci sarà anche la possibilità di confessarsi.