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Dal 16 agosto a Conflenti la mostra personale dell’artista Alberto Badolato dal titolo Informale Barocco

Pramantha Arte annuncia che Sabato 16 agosto 2025 alle ore 18:30 sarà inaugurata la mostra personale dell’artista Alberto Badolato dal titolo Informale Barocco. In dialogo tra materia e spirito, in Vico XIV Garibaldi 91 a Conflenti (CZ).
“Con Informale Barocco. In dialogo tra materia e spirito – riferiscono i curatori – la rassegna Panta rhei presenta l’ultimo decennio pittorico di Alberto Badolato. Una selezione di 38 opere del periodo compreso tra il 2016 e il 2025, con un percorso espositivo variegato e ricco di riferimenti culturali e visuali in cui si rintracciano le esigenze esplorative e interrogative dell’artista, le sue sensibilità, il suo immaginario, il suo sapere, la maturazione del suo percorso. Un percorso fatto di orditi e trame di materia, pigmenti, simboli, figure, memorie, da cui prorompono le intricate questioni che accompagnano la cosiddetta civiltà moderna, filtrate dalla percezione singolare dell’artista nella sua collocazione storico-geografica.”
“La figura di Alberto Badolato – dichiara il direttore Antonio Bruno Umberto Colosimo – è una figura importante nell’ambito del contributo calabrese all’arte contemporanea. Figlio d’arte, praticante di botteghe artigiane, dedito all’esplorazione dei linguaggi informali fin dai primordi delle sue esperienze negli anni ’70, ben noto sulla scena artistica regionale, Alberto Badolato si qualifica come un originale interprete di una tendenza europea, l’Informale appunto, che dagli anni ’50 ad oggi sembra non avere esaurito la sue potenzialità espressive e che Badolato caratterizza con delle specificità personali legate alla sua terra, alla sua formazione e alla sua cultura, sia sul piano (non) formale – con una forte influenza del paesaggio dell’entroterra mediterraneo – sia sul piano semantico – con degli evidenti rimandi storici, filosofici e stilistici in cui sono rintracciabili l’eredità magnogreca, la cultura medievale, l’aurea meridiana, la filosofia cristiana e il razionalismo laico.”
“A questo punto della produzione – aggiunge la curatrice Maria Rosaria Gallo – l’informale di Alberto Badolato guadagna l’aggettivo “barocco”. Una categoria specifica della storia dell’arte che dalla seconda metà del ‘900 ci rimanda ai secoli che hanno spiritualmente e culturalmente strutturato l’occidente europeo. Accomunate dal senso di rottura logica rispetto ai linguaggi precedenti, le due categorie – informale e barocco – si incontrano nel dialogo tra materia e spirito che Alberto Badolato platonicamente insegue nella pratica dei suoi processi creativi. è per questa via che l’azione iscritta nell’arte polimaterica dell’artista intercetta la complessità, il dinamismo, il rifiuto delle convenzioni e il sensismo che accomuna le due dimensioni, interrogando quella rivoluzione etica ed estetica che, come scrisse Fernand Braudel, con la sua necessità di abbagliare e ostentare rappresenterà una nuova forma di gusto e di cultura, una “civiltà” che rivestirà l’intera Europa, espressione culturale di quella problematica modernità economica, politica e scientifica oggi in piena crisi.”
“Il percorso pittorico offerto dalla mostra – concludono i curatori – si dispiega attraverso i dialoghi che l’autore intrattiene con i colori, con la luce, con la materia, con le immagini, con i concetti, attraversando i quali possiamo incontrare paesaggi sensoriali densi di possibilità e sviluppo; riconoscere riferimenti a Michelangelo con i suoi profeti e le sue sibille, per la necessità di saper leggere un futuro imprevedibile; imbatterci nell’angelo musicista di Caravaggio, quasi ad invocare il potere benefico dell’arte; infine perderci nei decori di un tempo originario e avvolgente.”
“Le opere esposte in questa mostra – dichiara Alberto Badolato – sono rappresentative dell’evoluzione di un unico discorso visivo e degli elementi basilari che l’hanno caratterizzato nel tempo. Un discorso nel quale l’aspetto formale prevale sempre sul contenuto. Direi che due sono i cardini dominanti: la materia e la memoria. La materia in quanto supporto ed elemento pittorico che assorbe, diffonde, respinge il colore in funzione dei medium, delle caratteristiche chimiche o fisiche con le quali ogni elemento si propone ed interagisce, creando un linguaggio in cui la casualità, pur rivendicando un ruolo di dominio, viene governata da una riflessione pittorica rigorosa che trova una sintesi nella razionalità geometrica. La memoria in quanto agente su più livelli: come memoria artistica, laddove la pittura ingloba frammenti di immagini a citazione di capolavori dei grandi maestri del passato; come memoria affettiva quando l’elemento materico si fonde con elementi decorativi usati da mio padre nella sua attività di decoratore e paratore di chiese; come memoria psicologica che si fa spazio nell’oblio, laddove il linguaggio informale si manifesta come rielaborazione spontanea di vita ed esperienze vissute, conoscenze acquisite, luoghi abitati.”
La mostra sarà inaugurata sabato 16 Agosto 2025, alle ore 18.30 presso Pramantha Arte in vico XIV Garibaldi 91, Conflenti (CZ) Italia, e sarà visitabile fino al 14 settembre 2025 nei giorni di venerdì e sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00; la domenica dalle ore 11,00 alle ore 13,00. Dal martedì al giovedì per appuntamento.
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