«È il momento del dolore e del cordoglio. Il tragico epilogo, che tutti noi abbiamo scongiurato da subito, sin da quando si sono perse le tracce della giovane Denise, impone alla nostra comunità il silenzio e la preghiera. Una collettività quella del Liceo Statale “Giuseppe Rechichi” straziata e devastata da ore di angoscia e tormento.
Quello che è accaduto ci ha lasciati sgomenti tutti: professori, personale amministrativo, studenti e compagni di classe di Denise.
Di fronte a una giovane vita, strappata all’affetto dei suoi cari e al futuro, qualsiasi parola, pronunciata in un momento così difficile, corre il rischio di suonare vana.
Non senza prima averla almeno spiegata ai ragazzi, con un confronto e una riflessione allargata ai docenti, questa immane tragedia.
Un atto dovuto per chi, come noi adulti, sta vivendo la stessa sofferenza, lo stesso travaglio.
Nessuno di noi poteva immaginare che una visita guidata, in un percorso presentato come sicuro e affidabile, con il conforto di esperienze pregresse, potesse avere conseguenze così drammatiche.
Arriverà il tempo delle risposte e quello dei chiarimenti, con piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine che stanno svolgendo le indagini.
Sento il dovere di ringraziare tutti coloro che ci hanno prestato soccorso e messi in sicurezza, senza risparmio di energie. E quanti ci sono stati vicini, sin da subito in ogni modo.
Tutta la comunità del “Rechichi” si stringe attorno ai genitori e ai familiari della nostra Denise.
La nostra comunità è in lutto e la sua figura rimarrà indelebile nei nostri cuori e nelle nostre vite». Lo dichiara la dirigente scolastica Francesca Morabito.