“Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza” - Benjamin Franklin
HomeCalabriaReggio CalabriaDue cani da caccia detenuti in un serraglio senza riparo e tra...

Due cani da caccia detenuti in un serraglio senza riparo e tra le feci: salvati dall’intervento dei volontari LAV di Reggio Calabria. Denunciato un uomo

Erano detenuti in un piccolo recinto fatiscente, tra rifiuti e deiezioni, senza riparo e con solo poca acqua putrida a disposizione. Queste le condizioni in cui vivevano Zara e Amir, due cani da caccia, madre e figlio, a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria.  

 

Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, i volontari di LAV Reggio Calabria hanno effettuato diversi sopralluoghi, documentando con video e foto le condizioni nelle quali versavano i due cani, esposti alle torride temperature estive e al gelo invernale, alimentati con quel poco cibo rinvenuto all’interno del recinto. In seguito, la sede locale LAV ha presentato una denuncia al Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria. 

 

I Carabinieri Forestali della compagnia di Melito, insieme al medico veterinario ASP dell’area competente e ai volontari LAV, hanno effettuato una verifica delle condizioni dei cani. Il veterinario ASP ha provveduto a denunciare un uomo per maltrattamento e detenzione non idonea di animali.  

 

I cani sono stati affidati ai volontari LAV e trasferiti presso un rifugio dove sono stati sottoposti agli accertamenti medico-specialistici, risultando affetti da leishmania, e alle terapie veterinarie necessarie a ristabilirne lo stato di salute.  

 

Zara e Amir ora aspettano una famiglia che regali loro il riscatto che meritano, ma ci sono molti cani che vivono nelle stesse condizioni. La zona in cui li abbiamo trovati, infatti, è costellata di situazioni analoghe. La detenzione di cani in recinti abbandonati a loro stessi e utilizzati saltuariamente per battute di caccia è molto frequente, a testimonianza del fatto che sono considerati solo come strumenti utili a uno scopo e non come esseri senzientisottolinea Davide Cartisano, referente LAV Reggio Calabria Invitiamo la cittadinanza a non voltare lo sguardo dall’altra parte e segnalare queste situazioni, oltre che sollecitare Comuni e forze dell’Ordine a rinforzare i controlli in zone che spesso sono considerate terra di nessuno dove proliferano attività illecite, spesso a danno degli animali”. 

 

Storie come quella di Zara e Amir hanno contribuito all’ideazione e all’apertura degli sportelli LAV contro i maltrattamenti sugli animali, per ora presenti solo a Verona e Trento ma entro il 2023 aperti anche in altre città italiane.  

Articoli Correlati