La Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo chiama a raccolta tutti i candidati al Consiglio regionale dell’area centrale della Calabria per un confronto aperto e diretto. L’appuntamento è fissato per venerdì 26 settembre, alle ore 10.30, nella Sala Giuditta Levato del Museo Musmi di Catanzaro.
Un incontro dal titolo eloquente, “Verso le Elezioni Regionali”, che ha come obiettivo quello di presentare le priorità e le proposte della Cgil su temi che toccano la vita quotidiana dei cittadini affidate ad un documento in cui emergono idee e proposte da sviluppare su temi come: sanità, infrastrutture, aree industriali, aree interne, sviluppo e occupazione.
«La Calabria – spiega il segretario generale della Cgil Area Vasta, Enzo Scalese – vive una fase delicata e complessa. Le elezioni regionali rappresentano un passaggio importante non solo sul piano politico, ma soprattutto sul piano sociale. Per questo abbiamo scelto di rivolgerci ai candidati con spirito costruttivo: chiediamo impegni concreti su questioni che non sono più rinviabili a partire dal documento che consegneremo loro».
Al centro del confronto ci sarà la sanità, tema che riguarda ogni famiglia calabrese. «La nostra regione – aggiunge Scalese – continua a vivere un’emergenza che penalizza cittadini e operatori. Liste d’attesa infinite, carenza di personale, servizi territoriali insufficienti: non possiamo rassegnarci a una sanità di serie B. Chiediamo ai candidati l’impegno per un piano straordinario di assunzioni, investimenti mirati e la valorizzazione delle strutture pubbliche, perché la salute è un diritto universale».
E parlando di sviluppo non si può prescindere da un confronto su infrastrutture e delle aree industriali. «Senza collegamenti moderni e funzionali, la Calabria resta isolata e perde opportunità di crescita. Le aree industriali devono tornare ad essere poli attrattivi per investimenti e lavoro, non cattedrali nel deserto. Bisogna garantire servizi, innovazione e sostegno alle imprese, altrimenti continueremo a vedere i giovani costretti a emigrare», aggiunge Scalese.
Ampio spazio sarà dato anche al tema delle aree interne, che rappresentano una parte significativa del territorio regionale: «Non possiamo permettere che interi paesi si spopolino nell’indifferenza generale. Servono politiche di sviluppo mirate, incentivi per chi sceglie di restare o tornare, valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale».
Infine, lo sguardo sarà puntato su sviluppo e occupazione. «La Calabria – conclude Scalese – deve uscire da una logica di assistenzialismo e precarietà. Servono politiche industriali vere, un piano per il lavoro che dia prospettive stabili e un’attenzione particolare ai giovani e alle donne. Non chiediamo promesse, ma atti concreti: il futuro di questa terra dipende dalle scelte che si faranno oggi».
L’iniziativa del 26 settembre sarà dunque un momento di confronto e di responsabilità, un’occasione per mettere al centro i problemi reali della Calabria e chiedere impegni precisi a chi ambisce a governarla.