“Basta che lei si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede, e tutti la prendono per pazza” - Luigi Pirandello
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Reggio Calabria, associazione Portatori della Vara: “Grazia a tutti. Ma ora, ci permettiamo suggerire, restiamo uniti: ora e sempre!”

Gratitudine e consolazione: ecco i due sentimenti che albergano in cuor nostro, all’indomani dei festeggiamenti mariani settembrini e di giornate alquanto… impegnative.
Vogliamo abbracciare il nostro Arcivescovo Fortunato e l’intera Arcidiocesi, il Sindaco Giuseppe Falcomatà e le forze politiche d’ogni colore ed ideologia, il dottore Eduardo Lamberti Castronuovo per la sua libertà di pensiero, gli organi di stampa, il mondo dell’associazionismo ed ogni singolo cittadino che, in qualsiasi modo, ha manifestato a tutti noi affetto, benevolenza, vicinanza.
Non è la prima volta che diveniamo oggetto d’attacco, non sarà neanche l’ultima. Ma tutto ciò non incide né sulla serenità nostra né sulle nostre scelte: la nostra stella è Maria, la nostra strada è quella indicataci dall’Avvocata Consolatrice. Anche a noi, come ai servi di Cana, ripete, ad ogni alba, “qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5).
A maggior ragione la nostra coscienza è tranquilla, poiché scrupolosamente seguiamo quanto indicatoci dagli esperti. Non a caso, proprio martedì 16 settembre la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, “considerata l’esclusiva competenza in materia di tutela nel territorio di riferimento, a seguito della processione mariana svoltasi a Reggio Calabria sabato 13 settembre, precisa d’aver già provveduto, tramite i propri funzionari tecnici, ad effettuare tempestivamente i dovuti sopralluoghi per valutare lo stato di fatto delle opere che risultano in buone condizioni”.
E poi, diciamocelo: se il Servo di Dio Mons. Giovanni Ferro, che di Reggio Calabria fu Vescovo dal 1950 al 1977, definì noi Portatori “Cavalieri di Maria”, un motivo ci sarà.
Infine, mentre con il cuore e con la mente siamo già proiettati alla processione novembrina, nonché ai festeggiamenti mariani del settembre 2026, e mentre elaboriamo nuove iniziative utili a portar consolazione a chi sta solo o vive il tempo del disagio, come la cena vissuta lo scorso 4 di settembre sul colle eremitico con tanti fratelli che non hanno le nostre fortune, desideriamo ribadire un concetto, che tanto ci sta a cuore: soltanto uniti, indossando tutti la stessa maglia – come accade ogni anno al secondo sabato di settembre, allorquando Maria torna processionalmente in Cattedrale, potremo far di Reggio un vero e proprio luogo abitato da concordia, progettualità e fratellanza.
Se d’ora in avanti riusciremo, ogni qualvolta la vita riserverà un problema alla Città o al nostro Popolo, a far fronte comune, ad agire gomito a gomito, indipendentemente da particolari interessi e/o ideologici punti di vista, Reggio e la nostra gente potranno, davvero, urlare, a squarciagola: “vogliamo venire con voi, perché abbiamo udito che Dio è con voi” (Zaccaria 8,23).

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