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Traffico di armi: sequestrati nel porto di Gioia Tauro due droni ad uso bellico occultati in container diretti in Libia

I finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria – nell’ambito di attività di polizia
giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi diretta dal Dott. Emanuele
Crescenti, svolta in collaborazione con l’Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro – hanno
portato a compimento una articolata indagine che ha consentito il sequestro di vari
componenti per l’assemblaggio di due droni ad uso bellico.

In tale contesto, sono stati individuati ed intercettati nello scalo portuale di Gioia Tauro n. 6
container provenienti dalla Cina e destinati in Libia, sulla scorta della disamina delle rotte
marittime di interesse e sulla base di anomalie nella documentazione doganale a corredo.

Tali container avrebbero dovuto trasportare componenti per l’assemblaggio di generatori
eolici di energia elettrica. Dopo aver effettuato la scansione radiogena con apparecchiatura
in uso alla locale Agenzia delle Dogane e Monopoli, venivano eseguiti i successivi
approfondimenti da parte degli investigatori del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia
Tauro, consentendo di accertare che, pur avendo fattezze costruttive similari a parti
componenti di turbine eoliche (Wind Power Equipment Accessories), i beni trasportati
presentavano elementi e particolari costruttivi tali da far ritenere che potessero essere
fusoliere ed ali di apparecchi idonei al volo quali, appunto, droni ad uso bellico.

Tali componenti erano celati tra alcuni carichi di copertura in materiale composito
replicanti pale eoliche, con lo scopo di dissimulare i controlli posti in essere.

I velivoli a guida autonoma (UAV) assemblati hanno una stazza pari a oltre 3 tonnellate per
una lunghezza di oltre 10 metri ed una apertura alare di circa 20 metri.

Alla luce dei fatti constatati – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa
successiva valutazione nel merito – veniva disposto il sequestro in relazione all’ipotesi di
traffico internazionale di armi verso un Paese – quale la Libia – soggetto ad embargo
sulla base delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e regolamenti nazionali e
comunitari.

L’attività condotta dai Finanzieri del Gruppo di Gioia Tauro, in collaborazione con l’Agenzia
delle Dogane e Monopoli, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, testimonia
ulteriormente il fondamentale contributo nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti mediante
attività investigative ed altri interventi ispettivi riconducibili alle rispettive funzioni e
responsabilità.

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