“Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro” - Luis Sepúlveda
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Dottoressa e infermieri aggrediti in guardia medica a Soriano Calabro

Indagini sono in corso da parte dei carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia per far luce sull’aggressione ai danni di una dottoressa della Guardia medica di Soriano Calabro e su alcuni sanitari del 118 intervenuti a sua difesa. Cinque persone nella tarda serata di ieri hanno prima fatto irruzione nei locali della Guardia medica aggredendo verbalmente la dottoressa di turno e poi uno di loro ha sferrato un pugno al volto di un infermiere che ha riportato la rottura degli occhiali e delle ferite. Calci e pugni sono volati anche all’indirizzo degli altri sanitari del 118. I cinque aggressori si sono poi diretti all’ospedale di Vibo Valentia ed anche qui si sono registrati momenti di tensione avendo riportato una delle cinque persone un trauma cranico. I carabinieri sono impegnati in queste ore a ricostruire l’intera vicenda e ad accertare tutte le responsabilita’ per l’accaduto.

“Esprimo massima solidarietà alla dottoressa ed al personale medico del 118 intervenuto in soccorso della collega, vittime di una violenta ed ingiustificabile aggressione. È intollerabile assistere ancora ad episodi di questo tipo a danno di personale sanitario che continua a spendersi, con dedizione e sacrificio, nel nostro territorio”. Lo dichiara l’on. Giuseppe Mangialavori, deputato e presidente della Commissione Bilancio della Camera, in merito all’aggressione subita da un medico di continuità assistenziale a Soriano Calabro nella serata di ieri. “Sono certo che le forze dell’ordine riusciranno a ricostruire quanto accaduto. Auguro alla dottoressa ed al personale del 118 un rapido, e soprattutto sereno, rientro in servizio”.

“Quanto accaduto la sera scorsa nella postazione della Guardia Medica di Soriano Calabro e poi nel Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia è veramente allarmante. L’ennesima brutale aggressione nei confronti di medici e personale sanitario nella nostra regione (ma i casi sono ampiamente diffusi in tutta Italia) dimostra con chiarezza il fatto che ci troviamo di fronte ad un fenomeno pericoloso e preoccupante, a cui occorre porre urgentemente rimedio. Tanto più perché in questo caso l’aggressione è stata reiterata e rivolta anche contro una dottoressa che stava svolgendo il proprio turno serale.

Intendo innanzitutto rivolgere tutta la mia solidarietà nei confronti di questi seri professionisti che svolgono con sacrificio e dedizione un’attività fondamentale per il benessere delle nostre comunità. E sottolineare come, al riguardo, più di un anno fa avevo depositato una proposta di legge in Consiglio Regionale che si proponeva di assicurare al Sistema Sanitario Regionale condizioni di lavoro più sicure e, quindi, più serene a beneficio del personale, così come dei pazienti. Tra le altre cose, la legge prevedeva la possibilità di sottoscrivere protocolli d’intesa con gli Uffici Territoriali del Governo e con le forze di Polizia in modo da garantire forme di tutela e controllo all’interno dei presidi sanitari della nostra regione. Una proposta di legge certamente perfettibile e non esaustiva, ma che avrebbe potuto innescare una discussione a vari livelli riguardo questi episodi. Mi amareggia il fatto che tale proposta non sia stata ancora portata in discussione in Consiglio, così come tante altre proposte costruttive provenienti dalla minoranza. Credo che di fronte ad argomenti così importanti non esista partito o fazione politica. Continuerò, dunque, a richiamare l’attenzione sull’argomento in tutte le sedi possibili auspicando che in breve tempo si possano mettere in pratica delle soluzioni sempre più efficaci al problema all’interno dei nostri territori”. E’ quanto si legge in una nota del consigliere regionale Ernesto Alecci.

“La situazione della sanità vibonese tra inerzia e caos organizzativo, continua ad essere molto preoccupante e provoca ripercussioni molto serie sia sugli operatori che sui cittadini. Eppure ci sarebbe bisogno di una unità di crisi permanente h 24 per affrontare le tante criticità esistenti. Invece, si continua a nominare i vertici dell’ASP part-time, senza comprendere perché non viene nominato il direttore generale. Si registrano ancora continue aggressioni agli operatori, ultimo in ordine di tempo quello avvenuto stanotte. Nell’esprimere la piena vicinanza e solidarietà a tutti gli operatori che hanno subito l’aggressione, solleciterò ai vertici dell’ASP di adottare appropriate iniziative e programmi volti a prevenire gli atti di violenza che rappresentano un vero e proprio problema di sicurezza sul lavoro. Ancora, nelle ultime settimane si registra un aumento considerevole sia dell’influenza con una maggiore incidenza sui bambini, sia di casi Covid.  A tal proposito sarebbe necessario capire perché non vengono attivati i posti letto presso il modulo terapia intensiva attiguo al pronto soccorso. Sulla situazione della sanità vibonese sto predisponendo una sintesi dell’attività promossa in questi due anni in consiglio regionale che presenterò in settimana in un’apposita conferenza stampa. Consegnerò questo lavoro al signor Prefetto, al Procuratore della Repubblica, al Presidente della Conferenza dei Sindaci, agli Ordini Professionali, alle OOSS. Sono dell’avviso che sulla sanità vibonese ci sia bisogno di una determinata reazione per realizzare un patto tra gli operatori e i cittadini, al fine di promuovere un miglioramento dei servizi sanitari. Occorre sollecitare a chi possiede ruoli di responsabilità e di governo risposte appropriate e tempestive per poter affermare nel territorio più negletto della Calabria, il fondamentale diritto alla salute. Anche attraverso queste azioni si può alimentare la speranza di un reale cambiamento e rafforzare

 

 

 

 

 

 

 

l’indispensabile fiducia dei cittadini verso lo Stato in tutte le sue articolazioni”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti.

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