“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Net Society. 123456… Password!

netsociety22febdi Maurizio Reale* – La password più amata nell’universo?

123456.

Si, proprio così; la sequenza di numeri da “1 a 6” è ormai da anni la password preferita da chi naviga in internet o da chi, sul proprio PC, così pensa di proteggere l’accesso al sistema operativo. Anche nel 2017 occupa il primo posto tra le preferenze degli utenti così come risulta dall’articolo pubblicato il 19 dicembre sul TIME grazie al quale è possibile evincere quali siano le peggiori password dell’anno appena trascorso.

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Vale la pena trascrivere le prime 25 della classifica ma … mi raccomando, se tra quelle di seguito indicate ci fosse anche la vostra, CAMBIATELA IMMEDIATAMENTE!!

01) 123456

02) Password

03) 12345678

04) qwerty

05) 12345

06) 123456789

07) letmein

08) 1234567

09) football

10) iloveyou

11) admin

12) welcome

13) monkey

14) login

15) abc123

16) starwars

17) 123123

18) dragon

19) passw0rd

20) maste

21) hello

22) freedom

23) whatever

24) qazwsx

25) trustno1

Una password “debole” equivale ad esporre a grandi rischi la vostra sicurezza e la privacy: fotografie, documenti e quanto presente nel vostro computer o nella vostra mail o nei profili Facebook, Twitter, Linkedin, Instagram ecc. ecc. a causa di una password inappropriata non solo potrebbero essere facilmente violati ma, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero consentire a sconosciuti di appropriarsi della vostra identità digitale.

Abbiamo ancora la cattiva abitudine di non dare, al computer o allo smartphone, la stessa attenzione, cura e protezione che abbiamo per la nostra abitazione o l’auto; non abbiamo ancora compreso che, utilizzati o no che siano anche per l’attività professionale, tali strumenti sono e rappresentano uno “spazio” simile alla nostra memoria ed ai quali affidiamo informazioni, anche riservate, che mai vorremmo entrassero in possesso di sconosciuti.

Se da una parte è vero che, a proposito di computer, la sicurezza non esiste al punto che il professore americano Eugene Spafford, considerato uno dei massimi esperti sulla sicurezza Informatica ha affermato che “l’unico vero sistema sicuro è quello spento, gettato in una colata di cemento, sigillato in una stanza rivestita da piombo e protetta da guardie, ma anche in quel caso ho i miei dubbi”, è altrettanto vero che, non per questo, dobbiamo evitare di sforzarci di adottare soluzioni che possano comunque, attraverso l’utilizzo consapevole dello strumento informatico, abbattere o diminuire i rischi di accessi non autorizzati o il verificarsi di incidenti informatici.

Nativi digitali … così vengono definiti oggi coloro che, prima di leggere e scrivere, sanno già trovare sugli smartphone o tablet dei genitori, i giochi e le applicazioni più divertenti; ma nativi digitali non significa purtroppo, essere in grado di utilizzare il cellulare o il computer in maniera consapevole.

E’ necessario che i genitori prima e gli insegnati poi, suggeriscano e formino i ragazzi ad utilizzare in maniera consapevole quello che, da strumento utilissimo può trasformarsi, come purtroppo la cronaca ci ha insegnato negli ultimi tempi, in un’arma (impropria) ma pericolosissima!

L’ABC della sicurezza comincia proprio dalla scelta di una password adeguata la quale, quindi, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

netsociety22febbis

Se questi accorgimenti vi spaventano e, per tale motivo, avete già deciso di non metterli in pratica, sappiate che, renderete felici coloro che, prima o poi, riusciranno a conoscere e carpire i vostri segreti e tra questi anche quelli che mai avete rivelato o confidato ad altri!

*Avvocato – Cultore della materia “Informatica Giuridica” presso l’Università degli Studi di Milano e componente del Gruppo di Lavoro della Fondazione Italiana per l’Innovazione Forense presso il Consiglio Nazionale Forense.

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