“Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità” - Friedrich Nietzsche
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Gli effetti della SP15 Melia-Scilla interrotta testimoniati da Santo Sgarlato

Il 10 dicembre del 2021 franava l’ex strada provinciale che collega Melia a Scilla, mentre nel giugno dello stesso anno un nubifragio aveva spazzato via la strada interpoderale delle Grotte di Tremusa, che collega la borgata ad una delle sue valli più fertili ed all’acquedotto SORICAL. Da oltre un anno i disagi causati da questi eventi sono ignorati dall’opinione pubblica all’infuori dei cittadini direttamente coinvolti. Affinché si giunga ad una risoluzione, si è deciso di dare un volto ed una storia a tale disagio. Nell’intervista di oggi parla il melioto Santo Sgarlato della “Sgarlato Pneumatici” di Scilla.

«Lavoro a Scilla da quasi otto anni e dal 2014 scendo e salgo da Melia a Scilla e viceversa ogni giorno. Noi siamo gli unici gommisti di Scilla. Il lavoro è quello che è, ma sono felice di non essere emigrato e di avere trovato un modo per vivere dignitosamente restando qui al paese – racconta Santo Sgarlato – La nostra base è a Melia, lì abito ed ho il magazzino. Averne uno a Scilla sarebbe costosissimo e le scorte che possiamo stivare in officina sono limitate. Lavoriamo a due passi dallo svincolo dell’autostrada, questo ci aiuta ad arrotondare. È capitato più di una volta di dover soccorrere qualche automobilista con la gomma bucata in qualche piazzola di sosta tra Palmi e Campo. Ero proprio con un cliente di Campo qualche settimana fa, quando sono salito da Scilla fino al tratto interrotto dell’ex provinciale. Lì ho attraversato a piedi, sotto la pioggia battente, ho preso un pneumatico che mi ero fatto portare dal deposito ed a spalla l’ho caricato in macchina per poi andare a montarglielo. Mentre scendevamo mi ha guardato e mi ha detto “ma dopo un anno ancora così state messi? Ma come campate?”. L’ho guardato con un sorriso di circostanza, ma la domanda me la faccio ogni mattina ed ogni sera. Come stiamo campando? Male! Viviamo resistendo, perché nonostante tutto casa nostra è Melia e chi è nato e cresciuto qui tutto vuole dalla vita, tranne che essere costretto ad andarsene per una strada».

Un memorandum contenente questa intervista – conclude la nota – è stato depositato presso gli Uffici preposti al rilascio delle autorizzazioni indispensabili alla Città Metropolitana per l’affidamento dei lavori, per i quali sono già stati vincolati 598.554,44 euro. L’opinione pubblica presti attenzione a questi nostri concittadini, poiché a Melia il silenzio isola più delle frane.

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