Era ricercato dallo scorso mese di gennaio l’uomo rintracciato e arrestato dagli agenti della squadra Mobile di Crotone insieme ai colleghi della questura di Messina che nei suoi confronti hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari della città siciliana con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali commessi nei confronti della madre convivente. Ad accertare i fatti contestati all’uomo furono gli agenti della squadra Volanti di Messina dopo che una donna, nel gennaio scorso, aveva fatto accesso al nosocomio cittadino con evidenti ecchimosi in volto e numerosi traumi su varie parti del corpo. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Messina, gli agenti della locale questura hanno quindi attivato la procedura del cosiddetto “codice rosso” che hanno portato alla luce una serie di episodi di maltrattamenti commessi dall’uomo nei confronti della madre, circostanze confermate dalle dichiarazioni della stessa donna e dalle testimonianze di alcune persone a conoscenza dei fatti. Nel frattempo l’uomo si era trasferito da Messina in Calabria, precisamente a Petilia Policastro, dove è stato rintracciato e tratto in arresto dalla Polizia che dopo le formalità di rito lo ha associato alla casa circondariale di Crotone a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Picchia la madre e scappa, messinese arrestato in Calabria
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