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L’Unical investe nuove risorse nella ricerca socio-umanistica: stanziati 600.000 euro in tre anni

Nuova linfa economica per il Fondo speciale d’ateneo con cui l’Unical sostiene i progetti di ricerca proposti da docenti e ricercatori dell’ambito socio-umanistico. L’azione costituisce uno dei punti del programma del rettore Nicola Leone, che ha inteso rispondere a un’esigenza fondata sulla constatazione che gli studiosi delle aree socio-umanistiche fanno più fatica a intercettare risorse per sostenere la propria ricerca, anche per via del minore interesse del mondo industriale e della bassa disponibilità di finanziamenti per questi settori.

Un obiettivo che si è concretizzato già lo scorso anno, con il finanziamento dei primi cinque progetti, e che proseguirà anche negli anni 2023 – 2025 con un contributo di 600.000 euro, che l’Unical è riuscita ad ottenere grazie alla vincita di un progetto finanziato dal Ministero dell’università e della ricerca, nell’ambito delle iniziative di ricerca interdisciplinare su temi di rilevo trasversale per il Pnrr.

«Tengo particolarmente a favorire la nascita di progetti di ricerca in area socio umanistica – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – che coinvolgono anche altri settori, perché la tradizione della multisciplinarità, storicamente, è sempre stata un fiore all’occhiello del nostro ateneo. Oggi è evidente che le sfide globali, così come le ricerche più innovative, necessitano di un dialogo costruttivo tra le scienze tecnologiche e le scienze umane e sociali. E in questo campo ritengo che il nostro ateneo possa diventare un grande laboratorio. Per questo motivo per l’accesso al Fondo speciale, si prenderanno in considerazione progetti di natura socio umanistica che mettano insieme anche gruppi di ricerca interdisciplinari e interdipartimentali. E daremo priorità alle proposte coordinate dai ricercatori più giovani».

Il Fondo speciale, istituito a marzo 2021, è finalizzato al sostegno dei progetti d’ambito socio-umanistico proposti da docenti e ricercatori dell’Unical, ed è stato inizialmente avviato con un budget di 150mila euro. È destinato, in particolare, al supporto e allo sviluppo di programmi e progetti di ricerca applicata che abbiano come campo d’interesse la storia e il patrimonio culturale delle aree del Mediterraneo, del Mezzogiorno e della Calabria, che siano finalizzati a sviluppare modelli e strumenti a supporto delle decisioni pubbliche nel campo della cultura, che propongano azioni e misure in grado di rispondere alla crescente disuguaglianza economica-sociale.

I primi risultati importanti. Il sostegno dell’area umanistica, voluto sin dall’inizio del mandato dal rettore Leone mettendo anche in campo attività di formazione e accompagnamento alla presentazione di proposte di ricerca, ha dato già i suoi frutti. Alcuni giovani ricercatori, vincitori di prestigiosi bandi internazionali, lavoreranno all’Unical. Si tratta del vincitore della call “Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships”, Christian Ferlaino che ha scelto il dipartimento di Studi umanistici per il suo progetto di indagine etnomusicologica, Marino De Luca, vincitore del bando Marie Skłodowska-Curie Actions (Msca), che lavorerà presso il dipartimento di Culture, educazione e società, con un progetto che si propone di analizzare lo sviluppo delle teorie cospirazioniste attraverso il fenomeno delle ‘fake news’. Mario Coscarello è invece risultato vincitore della call Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships, lavorerà nel dipartimento di Scienze Politiche e Sociali con una ricerca che si propone come obiettivo un’analisi quali-quantitativa degli incubatori di impresa in Europa e America Latina, per contribuire alla realizzazione di un’economia più sociale e solidale.

Inoltre, è notizia di pochi giorni fa, il professore Christian Vassallo, del dipartimento di Culture, educazione e società, ha portato all’Unical il primo Consolidator Grant, finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (Erc), con un progetto sui temi della filosofia antica.

E la ricerca Unical in campo socio umanistico è destinata a diventare sempre più solida e ad attrarre studiosi anche al di fuori dal campus, in virtù dell’ambiente stimolante e accogliente che l’università calabrese offre, come testimonia il conseguimento del prestigioso HR Excellence in Research Award, attribuito all’Unical dalla Comunità europea.

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