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Catanzaro, Bosco: “I consiglieri comunali rappresentano i cittadini. Intollerabile il loro dileggio”

“Nella mia qualità di presidente del Consiglio comunale, l’Assemblea in cui siedono i rappresentanti dell’intera cittadinanza catanzarese, sento il dovere di intervenire per sgombrare il campo dall’idea, inaccettabile in democrazia, secondo cui solo chi è ricco può fare politica; solo coloro che sono abbienti possono sedere in aula senza doversi vergognare; o magari coloro che percepiscono già una lauta indennità in altri Enti e fanno finta di avere rinunciato a quella prevista al Comune.
L’idea è inaccettabile, perché evidentemente frutto della filosofia aristocratica di chi, ogni giorno, getta discredito, per non dire fango, sui consiglieri comunali liberamente eletti dai cittadini, accusandoli di non volere perdere l’indennità prevista dalla legge.
A chi sta tentando di condizionare la vita democratica dell’Istituzione, forse perché sogna un Consiglio comunale come una Camera dei lord, è appena il caso di rammentare che proprio la legge, assegnando un’indennità ai consiglieri, consente a tutti, ma proprio a tutti, di esercitare liberamente il diritto dell’elettorato passivo. I consiglieri che vengono quotidianamente dileggiati si sono guadagnati con il voto libero l’onore e l’onere di rappresentare i cittadini e ogni giorno sono presenti e lavorano nelle commissioni e in ogni altra attività legata alla loro rappresentatività. Lo fanno non in virtù di un titolo di studio o di una condizione economica quale che sia. Lo fanno perché sono i rappresentanti del popolo e che il popolo si è scelto.
Si smetta una volta per tutte, dunque, di additare i consiglieri comunali come degli straccioni o degli approfittatori, perché le offese nei loro confronti offendono l’Istituzione in quanto tale. E questo non può essere tollerato. Ogni consigliere assume in piena autonomia le proprie determinazioni; demagogia e populismo come metro di misura del suo lavoro sono gli strumenti di una politica priva persino del rispetto verso se stessa. Il diritto all’indennità di sindaco, assessori e consiglieri è stabilita dalla legge dello Stato e  nessuno si è inventato niente. La percepiscono gli attuali amministratori, l’ha percepita chi in passato ha ricoperto quelle cariche, la percepirà chi le ricoprirà in futuro. Quel diritto, la sua messa in discussione, non possono diventare strumento di lotta politica”.
Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco.
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